Torino, psicosi Coronavirus, ragazza fatta scendere dal bus senza motivo: “Sei cinese”
Additata senza nessun motivo apparente e fatta scendere dall’autobus di linea su cui viaggiava solo perché di origine cinese, è l’assurdo episodio che sarebbe avvenuto nei giorni scorsi ai danni di una ragazza cinese in Piemonte per colpa della psicosi da Coronavirus. La vicenda è emersa nelle scorse ore quando altri membri della comunità cinese di Torino hanno riportato l’accaduto alla sindaca del capoluogo piemontese Chiara Appendino. A rivelare pubblicamente quanto avvenuto è stata proprio la prima cittadina di Torino a cui la comunità cinese si è rivolta durante un pranzo formale in un ristorante cinese. Secondo il racconto, la vittima del gesto stava viaggiando da Cuneo bordo di un autobus per dirigersi proprio a Torino. Additata e fatta scendere dal mezzo, non avrebbe reagito a causa di una scarsa padronanza dell'italiano.
La ragazza non ha sporto denuncia ma lo ha riferito alla comunità cinese di Torino che si è rivolta oggi alla sindaca. “Mi è stato evidenziato il caso di una ragazza che è stata fatta sentire persona non gradita e spinta a scendere da un autobus” ha affermato Appendino, assicurando però che “a Torino non abbiamo avuto altri episodi di razzismo e di questo voglio ringraziare i torinesi". "A Torino non ci sono stati episodi di razzismo, ma il periodo di convivenza con quello che sta accadendo a livello globale credo non sarà breve. Invito quindi tutti ad adottare le cautele necessarie ma a non cadere nella psicosi perché la paura può portare ad azioni di razzismo" ha ribadito la sindaca, sottolineando: “Ci sono indicazioni chiare dal ministero della Salute per quanto riguarda il Coronavirus, invitiamo tutti i torinesi a informarsi e a seguirli, ma non cadiamo nel tranello della paura che crea solo muri di diffidenza e psicosi di cui non abbiamo bisogno".
Paura coronavirus, a Firenze prof avverte: "Cinesi non presentatevi all'esame"
La psicosi da coronavirus in realtà ha già scatenato diversi episodi al limite in Italia. A Firenze ad esempio una docente universitaria, attraverso un post social, ha invitato i cinesi e le persone provenienti dalla Cina a non presentarsi all'esame. Protagonista dell’accaduto una docente del Design campus di Calenzano dell’Università degli Studi di Firenze. Riferendosi a un appello di esame fissato per il 28 gennaio scorso, aveva invitato gli studenti cinesi a "non presentarsi" all'esame, in particolare a quelli provenienti da "Wuhan, Ehzou, Xianning, Huanggang”. Il post è stato poi cancellato come ricostruito da Controradio. L’Ateneo dal suo canto ha spiegato che il post ‘incriminato' risale ai giorni in cui ancora non erano state adottate le direttive nazionali.