Torino, nuovo blitz di Ultima Generazione: attivisti si incatenano tra loro e bloccano il traffico
Nuovo blitz di Ultima Generazione a Torino, questa volta nel centro cittadino. Intorno alle ore 08.35 di sabato 21 ottobre un gruppo di attivisti aderenti alla campagna "Fondo riparazione", promossa dall'associazione ambientalista, ha bloccato il traffico in Corso Vittorio Emanuele II. I cinque si sono poi seduti a terra srotolando uno striscione e si sono incatenati tra loro. Subito dopo, alle 9.15, hanno fatto resistenza passiva alle forze dell’ordine che li hanno caricati sulle volanti e condotti in Questura per le procedure di identificazione.
Nello stesso momento tre attivisti hanno versato vernice arancione lavabile sul pavimento dell’ingresso della stazione di Porta Nuova, lasciando sulle porte le impronte colorate delle loro mani, per poi sedersi e fare a loro volta resistenza passiva. Altre cinque persone hanno srotolato uno striscione sotto i portici di Corso Vittorio Emanuele II in parallelo alla strada, senza ostacolare il passaggio dei pedoni. In entrambi i casi sono intervenute le forze dell’ordine.
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In un comunicato diffuso da Ultima Generazione è stata raccolta la testimonianza di una delle donne che hanno partecipato alle azioni di protesta: "Se sono qui oggi è perché è l'unica cosa che mi rimane da fare. Ho 2 figlie e sono una madre che è fortemente preoccupata per il loro futuro. Ho lavorato per più di 10 anni insieme ad un apicoltore e la situazione negli ultimi anni è diventata drammatica, ma a nessuno importa se l'agricoltura in Italia è fortemente danneggiata anche se questo ha una ripercussione notevole sulla famiglie", ha spiegato.
"Viviamo ogni giorno eventi climatici estremi e il nostro governo non sta facendo nulla, anzi continua a remare contro a qualsiasi iniziativa europea, mentre potremmo essere all'avanguardia in questo campo, perché abbiamo le tecnologie per poterlo fare. Inoltre non si sta preoccupando di mettere in sicurezza le persone che vivono su questo territorio. Il nostro governo non sta facendo altro che continuare ad alimentare un mercato basato sul fossile e sulla competitività dove solo pochi si arricchiscono", ha aggiunto la donna.
"Così facendo stanno condannando le future generazioni a vivere in un paese dove le risorse scarseggiano e i territori diventano sempre più inospitali. Desidero e lotto per una società dove davvero ci si prenda cura del prossimo e dove tutte abbiano la possibilità di vivere una vita dignitosa”.
Pochi giorni fa, lunedì 16 ottobre, un gruppo di attivisti di Ultima Generazione aveva organizzato e messo in atto un'altra azione di protesta a Milano. Qui alcuni automobilisti si erano infuriati e, scendendo dalle loro auto, avevano iniziato a spostare gli ambientalisti che continuavano a fare resistenza passiva. È stato necessario anche in questo caso l'intervento delle forze dell'ordine.
La Digos della Questura di Torino è intervenuta prima che gli attivisti di Ultima Generazione, divisi in tre gruppi, potessero portare a termine l'azione di protesta che prevedeva anche il blocco del traffico in corso Vittorio Emanuele II. Le persone denunciate sono 18, di cui 13 denunciate per non aver rispettato il provvedimento di foglio di via da Torino avuto per manifestazioni precedenti.