Torino, nuove accuse per Maurizio Minghella: 8 le prostitute uccise dal serial killer
Sarebbero almeno otto le donne uccise tra gli anni ’70 e ‘90 da Maurizio Minghella, il serial killer delle prostitute attualmente detenuto a Pavia con una condanna a 131 anni di carcere. La squadra mobile di Torino, al termine delle indagini condotte dal pm Roberto Sparagna, gli ha notificato in carcere una misura cautelare per il “cold case” dell'omicidio di Floreta Islami, una prostituta albanese strangolata quando aveva 29 anni con una sciarpa a Rivoli, nel Torinese, il 14 febbraio 1998. Sarebbe appunto lei l'ottava vittima di Minghella.
Incastrato dal dna nascosto in una sciarpa – È stato il dna a incastrare Maurizio Minghella. Sulla sciarpa utilizzata per strangolare la prostituta albanese sono state infatti trovate tracce biologiche che hanno permesso alla polizia scientifica di estrarre un profilo genetico corrispondente a quello dell’uomo detenuto in carcere. Dai successivi accertamenti della polizia, è risultato che in quel periodo Minghella, in regime di semilibertà, frequentava la zona di Rivoli in cui la giovane prostituta venne trovata morta. Le indagini sul delitto sono state eseguite da tecnici ed esperti della polizia scientifica di Torino e Roma, che fanno capo all'Udi, Ufficio delitti insoluti.
Il serial killer uccideva anche in semilibertà – Maurizio Minghella, nato a Genova nel 1958, è finito in carcere a 20 anni. Nel 1981 la Corte d’Assise lo ha condannato all’ergastolo. Ottenuta a 37 anni la semilibertà è tornato a uccidere. Nel 2003 è poi arrivato per il killer il secondo ergastolo. Oltre ai delitti per i quali Minghella è già stato condannato – donne prima torturate e poi strangolate nel Torinese e nel Genovese – il serial killer è indagato per le morti di altre tre donne. Minghella è stato inoltre condannato per rapine e stupri, sempre ai danni di prostitute.