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Torino: malaria scambiata per linfoma, medici accusati di omicidio colposo

La morte di un torinese di 58 anni, avvenuta nel 2010, è al centro di un processo che vede otto medici dell’ospedale Molinette imputati di omicidio colposo.
A cura di S. P.
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Nel 2010 un ingegnere Goodyear di 58 anni è morto a Torino dopo in ospedale hanno sbagliato la sua diagnosi. Gli avevano detto di avere un linfoma, ma in realtà si trattava di malaria. Ora la morte di quell’uomo è al centro di un processo che vede otto medici dell'ospedale Molinette imputati di omicidio colposo. “In ospedale mi dissero che mio marito stava morendo e allora gli feci impartire l'estrema unzione. Poi, lo stesso giorno, all'improvviso sgranò i suoi grandi occhi azzurri e diventò paonazzo. Accorsero medici e infermieri, lo portarono in rianimazione e poi mi spiegarono che a colpirlo non era stato un linfoma, come avevano creduto: era malaria”, questa la drammatica testimonianza – riportata nelle pagine torinesi di Repubblica – resa oggi in tribunale dalla vedova dell’ingegnere.

Secondo la difesa i medici si comportarono correttamente – Secondo il pm, dopo la diagnosi iniziale sbagliata, il paziente non fu sottoposto a una anamnesi completa e tempestiva. “Ricorderò per sempre – ha detto ancora la moglie – gli occhi tristi dell'infettivologo dell'ospedale quando mi disse: signora, non sono intervenuto prima perché mi hanno chiamato troppo tardi”. Si pensa che all’ingegnere, che non aveva mai viaggiato all'estero, la malaria fu trasmessa nel 2009 da un insetto rimasto nell'incavo di uno pneumatico proveniente da un Paese africano. La difesa obietta che i sanitari, vista la diagnosi iniziale di un altro medico, si comportarono correttamente.

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