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Torino, la donna scambiata per terrorista al cinema: “Ora ho paura anche a uscire di casa”

La donna stava scambiando messaggini con la figlia sordomuta, ma tanto è bastato per destare i sospetti tra gli altri spettatori. “Non abbiamo mai fatto del male a nessuno, viviamo qui da 15 anni” ricorda la donna ancora incredula per l’accaduto.
A cura di A. P.
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Ancora non riesce a credere a quanto accaduto la signora marocchina finita suo malgrado al centro di un episodio di allarmismo ingiustificato dopo essere stata scambiata per una terrorista perché stava scambiando messaggini con la figlia sordomuta in un cinema di Torino durante un proiezione di un film.  "Una vergogna simile non l'avevo mai provata. Ci guardavano tutti", ha raccontato in una intervista a Repubblica la donna, la 45enne Souad Ghennam, aggiungendo: "Non abbiamo mai fatto del male a nessuno. Io e mio marito viviamo qui da 15 anni e Torino è la nostra seconda casa. Ora ho paura persino a uscire di casa…".

Tutto è nato da un equivoco scaturito dai messaggini che madre e figlia si sono scambiate insieme ad alcuni sorrisini a distanza per via di una scena osé vista nel film. "Stavamo guardando il film quando in una scena è apparsa una coppia nuda. Mia figlia, che era assieme a noi col suo ragazzo, mi ha scritto un messaggino per manifestare il suo imbarazzo, io le ho risposto", ha spiegato la signora. Tanto è bastato però per destare i sospetti di una coppia seduta poco lontana che si è dileguata in tutta fretta facendo nascere il panico tra gli altri presenti che ben presto hanno abbandonato a loro volta la sala, lasciando da sola la famiglia incredula. "Il film si è interrotto, ho pensato che fosse un guasto. Poi sono arrivati i carabinieri: che imbarazzo" ha aggiunto la 45enne. Per fortuna ai militari sono bastati pochissimi minuti per capire che si era trattato di un grosso equivoco.

"Sono situazioni che dimostrano intolleranza e la poca informazione, anche se si può capire la paura della gente". E' il commento di cui si fa portavoce Mohamed Jamoul, esponente marocchino della Consulta giovanile del Consiglio regionale del Piemonte.

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