video suggerito
video suggerito

Torino: il compagno di cella russa, detenuto per protesta sale sul tetto del carcere

L’uomo avrebbe finito di scontare la pena all’inizio di settembre, ma ora rischia di rimanere ancora a lungo dietro le sbarre.
A cura di A. P.
16 CONDIVISIONI
Immagine

Si era più volte lamentato del suo compagno di cella perché russava e per questo aveva chiesto di poter cambiare sistemazione, ma all'ennesimo rifiuto ha deciso di reagire in maniera violenta aggredendo gli agenti e salendo sul tetto del carcere per protesta. È quanto avvenuto mercoledì pomeriggio nel carcere delle Vallette di Torino. L'uomo un 30enne cittadino marocchino in carcere per reati legati alla droga, quando si è visto rigettare l'ennesima richiesta di cambio cella è andato su tutte le furie, ha scagliato via gli agenti raggiungendo il tetto del padiglione "A" del carcere dove, dopo aver divelto un’antenna, l'ha utilizzata come spranga per distruggere tutti i faretti di illuminazione

Solo il successivo intervento di diversi agenti della polizia penitenziaria e dei vigili del fuoco è riuscito a riportare giù il detenuto che è stato denunciato immediatamente per minacce, danneggiamento e procurato allarme. Una brutta notizia per lui visto che avrebbe finito di scontare la pena il 9 settembre ma ora rischia di rimanere ancora a lungo dietro le sbarre. Il fatto è stato denunciato dal sindacato di polizia penitenziaria Osapp che attacca: “La tensione resta alta nelle carceri, atro che dichiarazioni tranquillizzanti, altro che situazione tornata alla normalità. siamo nel caos più totale, tra aggressioni, detenuti che salgono sui tetti e che compiono atti inconsulti e mancanza di vestiario per il personale e pessime condizioni della mensa di servizio”, commenta il segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria".

16 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views