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Torino, ha uno scompenso cardiaco, il parto urgente è in cardiochirurgia: salve mamme e figlia

Una donna con scompenso cardiaco e stenosi mitralica severa è stata fatta partorire d’urgenza, all’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, alla 31esima settimana di gravidanza. Il parto cesareo nel luogo anomalo della Cardiochirurgia ha permesso di salvare mamma e neonata, del peso di 1,550 chili.
A cura di Susanna Picone
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Una donna di trentanove anni è stata fatta partorire d'urgenza, all'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, alla trentunesima settimana di gravidanza. La donna, con scompenso cardiaco e stenosi mitralica severa, ha dato alla luce sua figlia nel luogo anomalo della Cardiochirurgia e fortunatamente tutto è andato per il meglio. Il parto cesareo, con ginecologi, ostetriche, ma anche cardiochirurghi, pediatri e rianimatori, ha avuto buon esito ed ha permesso di salvare mamma e neonata, del peso di 1,550 chili. La partoriente è stata stabilizzata e nelle prossime settimane potrà essere operata e curata per i suoi problemi cardiaci.

I problemi di salute della mamma e il parto cesareo d'urgenza a Torino – A nove settimane al termine della gravidanza la neo mamma era stata trasferita dall'ospedale Sant'Anna da Pinerolo due giorni fa per problemi di salute. Ieri i medici della Città della Salute le hanno diagnosticato una stenosi mitralica severa, ipertensione dell'arteria polmonare, uno scompenso cardiaco ed edema polmonare: condizioni che mettevano a rischio sia la donna che la bimba che portava in grembo. Così oggi, di fronte all'ulteriore complicanza di una perdita di liquido amniotico, medici e chirurghi hanno deciso di intervenire d'urgenza e far nascere la bambina. A quel punto la donna è stata trasferita in Cardiochirurgia dell’ospedale Molinette per essere portata in sala operatoria, dove è avvenuto il parto cesareo senza complicazioni. Subito dopo il parto la neonata è stata trasferita in una culla termica su un'ambulanza nella terapia intensiva neonatale universitaria dell'ospedale Sant'Anna, sempre nel capoluogo piemontese.

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