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Torino, guerriglia al corteo contro CasaPound: le foto dell’agente ferito finiscono su Facebook

Due manifestanti sono stati fermati. Dal corteo pietre e schegge di metallo e legno contro le forze dell’ordine, che hanno risposto con idranti e lacrimogeni. Sei i poliziotti rimasti feriti, uno di loro piuttosto seriamente come si evince dalla foto diffuse dal’Organizzazione sindacale ‘Italia Celere’.
A cura di Biagio Chiariello
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Un tumultuoso giovedì sera quello di ieri, 22 giovedì, a Torino in occasione dell’arrivo del candidato premier di Casapound, Simone Di Stefano. Un corteo antifascista ha tentato a più riprese di raggiungere l'albergo nel centro storico in cui il leader del movimento di estrema destra era presente per un appuntamento elettorale, e ha incontrato l'opposizione della polizia. Due giovanissimi manifestanti sono stati bloccati e uno è stato trattenuto in stato di fermo. Almeno sei i poliziotti rimasti feriti. Tra questi, un agente della Celere del Reparto Mobile di Torino, investito dalla deflagrazione di una bomba carta imbottita di schegge di metallo e di legno, come si evince dalle fotografie divulgate da Italia Celere e dal responsabile Andrea Cecchini su Facebook. Altre schegge metalliche sono state trovate conficcate nelle protezioni del personale in assetto antisommossa.

 “Sono immagini molto forti, lo sappiamo. Ma vogliamo mostrare a tutti quello che i nostri colleghi continuano a subire ad ogni corteo. La Polizia continua a fare da scudo e cuscinetto sociale di fronte ai giochetti da destra/sinistra che coprono solo interessi di partito. Ma quel cuscinetto sociale è fatto di uomini e donne in carne ed ossa. Noi siamo vicini al collega che ha dimostrato coraggio. Noi non siamo il giochetto di questi impuniti che si nascondono dietro un passamontagna ed uno striscione. Lo scontro si è alzato a livelli gravi e pericolosi. Lo diciamo dal 2011, dai primi episodi in Val di Susa", denuncia Cecchini, che ha già preannunciato uno sciopero. Condanna anche da parte di Nino Boeti, vice presidente del Consiglio Regionale e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione: "Come Comitato Resistenza e Costituzione siamo solidali con gli agenti feriti. Carabinieri e polizia rappresentano lo Stato, difendono le istituzioni, i cittadini, la legalità e noi stiamo dalla loro parte. I rigurgiti fascisti vanno affrontati con gli strumenti di cui la democrazia dispone, le forze dell’ordine e la magistratura. Tirare pietre e assaltare poliziotti in nome dell’antifascismo non ha nulla a che fare con quei 20 mesi di lotta resistenziale”.

Nel frattempo il Siap, il sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato, ha già pronto un esposto in procura per i fatti di ieri sera. Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale Siap, dice: "Ieri abbiamo assistito al solito derby tra poliziotti e antagonisti. Non è mancato nulla: data e orario stabiliti e preannunciati da tempo, dichiarazioni pre-gara, diretta radio e web e dichiarazioni post-gara dove nessuno ha vinto e nessuno ha perso. Questa volta siamo andati vicino alla morte di un poliziotto, a causa delle bombe carta piene di pezzi ferro e chiodi, colpito solo per caso ad una gamba piuttosto che al collo o altra parte vitale. Per questo vogliamo procedere con un esposto per tentato omicidio".

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