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Torino, giornalista picchiato da militanti di estrema destra. Identificati due membri di CasaPound

Due militanti di CasaPound che ieri avrebbero preso parte all’aggressione del giornalista de La Stampa Andrea Joly all’esterno del locale torinese “Asso di Bastoni” sono stati identificati dalla Digos e dalla Polizia di Stato e iscritti nel registro degli indagati: per entrambi si profila una denuncia per lesioni personali.
A cura di Davide Falcioni
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Due militanti di CasaPound che ieri avrebbero partecipato all'aggressione del giornalista de La Stampa Andrea Joly all'esterno del locale torinese "Asso di Bastoni" – abitualmente frequentato da militanti di circoli di estrema destra – sono stati identificati dalla Digos e dalla Polizia di Stato e iscritti nel registro degli indagati: per entrambi si profila una denuncia per lesioni personali collegate all'aggravante del reato commesso "per agevolare l'attività di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi" che abbiano tra i loro scopi "la discriminazione o l'odio etnico, nazionale, razziale o religioso".

Il cronista Andrea Joly stava passando davanti al pub mentre era in corso un raduno di estrema destra. Alcune persone l'avrebbero subito avvicinato e, dopo avergli chiesto chi fosse, gli avrebbero intimato di consegnargli il telefonino e cancellare video e foto che aveva registrato, per poi minacciarlo ripetutamente e colpirlo mentre si allontanava con dei calci. Un filmato girato dal giornalista ha ripreso l'accaduto: "Sei dei nostri?", gli domandano, per poi reagire non appena intuiscono che Joly non ha niente a che fare con le organizzazioni di estrema destra.

In uno dei video pubblicati da La Stampa si vede il pestaggio: sono in tre, circondano Joly, lo colpiscono e poi lo trascinano a terra. A quel punto si avvicina un quarto personaggio (dalla testa rasata) che lo colpisce con dei calci mentre da una finestra si sente l'urlo "lasciatelo".

Il giornalista è stato costretto a farsi medicare in ospedale. Le indagini sono affidate ora agli agenti della Digos della polizia che in queste ore stanno analizzando i video per cercare di identificare gli autori dell'aggressione, due dei quali avrebbero già un nome e un cognome.

Che quello in corso davanti all’Asso di Bastoni fosse un raduno di nostalgici del fascismo sembra chiaro: ieri sera infatti si stava festeggiando il sedicesimo "compleanno" del circolo ed era previsto un aperitivo identitario e l'intervento un dj arrivato appositamente da Roma; ben presto, però, i partecipanti hanno intonato inni a Benito Mussolini, Faccetta Nera e altri canti e cori fascisti.

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