Torino. Investita da un Suv all’asilo nido, Emma sta meglio: mangia e dice qualche parola
Sta migliorando piano piano la bambina di due anni e mezzo travolta l'8 ottobre da un suv nel cortile davanti a “La casa nel bosco”, un asilo di Chieri, in provincia di Torino. Secondo le notizie che arrivano dal reparto di Neurochirurgia dell'ospedale infantile Regina Margherita, la piccola ha superato la fase più critica: al momento mangia cibi morbidi e pronuncia qualche parola. Già qualche giorno fa i medici del dipartimento diretto da Paola Peretta (la stessa dottoressa che l’ha operata) hanno avevano sapere che Emma (questo il suo nome) era cosciente e reagiva agli stimoli. I medici non sciolgono ancora la prognosi ma la giovanissima paziente risponde agli stimoli e sta riprendendo conoscenza, tutti segnali positivi per la ripresa della piccola Emma.
L'incidente del Suv a Chieri
Il giorno dopo l'incidente la bambina è stata sottoposta a un intervento durato sei ore per ridurre il grave trauma cranico subito nell’incidente. Per lei si è mobilitata tutta la comunità di Chieri, con veglie di preghiera e striscioni allo stadio. Ma dopo giorni di grande apprensione ora Emma sembra lentamente riprendersi. La piccola era stata travolta dalla macchina, una Toyota Land Cruiser, che, posteggiata in leggera salita, improvvisamente aveva iniziato a indietreggiare investendo quattro bimbi. Emma aveva riportato le ferite più gravi. L'uomo che aveva parcheggiato l'auto, il fratello di una delle titolari dell'istituto, è stato denunciato dalla Procura per lesioni personali stradali gravissime. Si era difeso, assicurando di aver inserito il freno a mano.