Torino: consulente finanziario legato, imbavagliato e ucciso nella sua auto
Orribile scoperta nelle scorse ore nell’hinterland torinese dove un uomo è stato rivenuto cadavere all’intero della propria vettura, legato e imbavagliato. L’auto con a bordo il cadavere era parcheggiata in strada sulla collina di Moncalieri dove i carabinieri sono intervenuti durante la notte tra lunedì 8 e martedì 9 giugno. Il rinvenimento poco prima della mezzanotte in una traversa sterrata in località Revigliasco. Quando i militari dell’arma sono accorsi sul posto, a seguito di una segnalazione, per l’uomo ormai non c’era più nulla da fare. Viste le condizioni in cui è stato rivenuto il cadavere, per i carabinieri non ci sono dubbi sul fatto che si tratti sicuramente di omicidio.
La vittima sarebbe stata legata, imbavagliata e poi crivellata di colpi di arma da fuoco. Dai primi rilievi dei militari della Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Torino, accorsi sul posto, la vittima sarebbe stata raggiunta da almeno 5 colpi di arma da fuoco. A sparare un calibro 6.35 che avrebbe centrato la vittima alla tempia sinistra. La vittima è stata identificata successivamente come un uomo italiano di professione consulente finanziario, Luciano Ollino, 60enne residente sempre nel Torinese. Dai primi accertamenti investigativi, pare si fosse allontanato da casa con la sua auto, una Bmw, nel pomeriggio di lunedì senza fare più ritorno. Probabilmente aveva appuntamento con qualcuno. A dare l'allarme è stata una delle figlie che, non vedendo il padre rientrare a casa, ha avvisato i carabinieri. Le modalità in cui è stato ucciso Ollino fanno pensare ad una esecuzione ma al momento nessuna pista viene esclusa.
Le figlie della vittima: "Siamo terrorizzate"
"Siamo terrorizzate, vogliamo capire" hanno confessato le figlie dell'uomo, sconvolte e ancora incredule per l'accaduto. Non riusciamo a credere che abbiano fatto fare una fine tanto terribili a nostro padre, non sappiamo nulla", hanno raccontato le due giovani donne a un amico di famiglia. È stata proprio una delle due a chiamare i carabinieri, ieri sera, non vedendo rincasare il padre, che era uscito intorno alle 17.
L'amico: "Forse ha dato fastidio a qualcuno"
"Era una persona buona, ma pasticciona. Glielo dicevo di stare attento…" ha raccontato invece un amico di Ollino. "Qualche settimana fa l'avevo sentito al telefono. Abbiamo parlato delle solite cose, dei soliti problemi, niente di particolare. Per morire così evidentemente questa volta l'ha fatta grossa" ha raccontato l'uomo all'Ansa, rivelando: "So che costruiva case, che comprava terreni. Già in passato era finito sui giornali per qualche casino. Io gli dicevo di pensare alle figlie, lui rispondeva che faceva tutto quello proprio per loro. Forse ha dato fastidio a qualcuno". Ad accertarlo saranno gli investigatori dell'Arma stanno cercando di ricostruire le ultime ore della vittima attraverso i video di telecamere di sorveglianza e i suoi contatti.