Torino, barista incatenato al dehors: “Lo stato ci abbandona, ristori insufficienti”
Salvatore Chiarello, titolare di un bar di via San Secondo, a Torino, da ieri è incatenato al dehors del suo locale, per protesta contro il governo dopo l'ingiunzione di un avvocato che gli intima di pagare due mesi arretrati d'affitto. "Ho perso in mancati incassi 65 mila euro a causa dei vari lockdown", ha denunciato l'uomo, che gestisce il bar insieme a sua moglie e ha chiesto un incontro al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. "Lo Stato ci abbandona con ristori insufficienti, rischiamo di perdere la nostra attività", recita un cartello alle spalle dell'uomo. Sul posto è intervenuta già ieri la polizia.
Il Piemonte è in zona rossa fino al 6 aprile
Il Piemonte sarà in zona rossa fino al 6 aprile. La conferma è arrivata nel pomeriggio di ieri dopo che per alcune ore si erano inseguite indiscrezioni, diffuse anche da fonti ufficiali, secondo le quali la regione sarebbe rimasta in ara rossa fino all'11 o al 12 aprile; l'ordinanza firmata dal Ministro Speranza ha però fatto chiarezza: dal 7 aprile invece sarà emanato un nuovo decreto e di conseguenza non è ancora chiaro se e come cambieranno i colori delle regioni.
Cosa è consentito fare in zona rossa: tutte le regole aggiornate
Anche in Piemonte dunque rimangono chiusi bar, ristoranti e negozi che non vendono beni di prima necessità. Resta il coprifuoco tra le 22 e le 5 ma, in base al decreto del 22 febbraio, sono vietate le visite a parenti e amici, che saranno invece consentite solo dal 3 al 5 aprile per le feste pasquali. Per uscire di casa continua ad essere necessaria l'autocertificazione, mentre continuando ad essere chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado fino a dopo Pasqua, quando torneranno in classe gli alunni di asili, elementari e prima media.