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Torino, ambulanza con a bordo un’anziana viene presa d’assalto da 3 ubriachi: ferito l’equipaggio

L’equipaggio di un’ambulanza della Croce Verde di Villastellone (Torino), che stavano facendo servizio per conto del 118, è stato costretto ad allontanarsi dal pronto soccorso dell’ospedale Gradenigo di Torino dopo l’aggressione immotivata da parte di tre giovani ubriachi.
A cura di Davide Falcioni
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I membri dell'equipaggio di un'ambulanza della Croce Verde di Villastellone (Torino), che stavano facendo servizio per conto del 118, sono stati costretti ad allontanarsi dal pronto soccorso dell'ospedale Gradenigo di Torino, dopo essere stati aggrediti da parte di tre giovani ubriachi, che stazionavano nel presidio sanitario. I fatti sono avvenuti nella tarda notte di domenica 5 giugno e si sono conclusi con qualche escoriazione per l'autista e per il barelliere e col blocco del mezzo per circa quattro ore.

Ma andiamo con ordine: i sanitari stavano accompagnando in ospedale una donna di 86 anni caduta in casa e rimasta ferita a un polso. Non appena l'ambulanza si è fermata nel pronto soccorso è scoppiato il parapiglia. "Il mio collega – ha riferito l'autista a TorinoToday – ha aperto la porta e subito uno dei tre ha cercato di salire a bordo, non so per fare che cosa. A quel punto mentre il collega faceva da scudo col suo corpo per impedire al ragazzo di salire sul mezzo, prendendo diversi calci e pugni, io sono sceso e l'ho staccato dal portellone. Allora il mio collega ha chiuso, per garantire l'incolumità della paziente, e io sono tornato al volante. D'accordo con la centrale operativa del 118, siamo ripartiti mentre sentivamo battere da fuori sui vetri".

Uno dei tre ragazzi è però riuscito ad aggrapparsi all'ambulanza, costringendola a procedere molto lentamente per evitare di investirlo. "Arrivato in corso Tortona – ha concluso l'autista -, ho visto che stava arrivando una pattuglia della polizia e ho dato una sterzata un po' più brusca in modo che il ragazzo cadesse senza troppi danni, dopodiché siamo tornati al Gradenigo. La priorità in quel momento era tenere noi e la signora in sicurezza: venire alle mani non sarebbe stata la soluzione, così abbiamo incassato senza rispondere ai colpi". I sanitari se la sono cavata con una prognosi di un paio di giorni.

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