Torino, accusato di stupro si lancia dalla finestra della questura e fugge durante l’interrogatorio
Ha fatto un volo di quattro metri dalla finestra della Questura di Torino poi, "miracolosamente", si è alzato in piedi un po' tramortito e si è dato alla fuga verso la stazione di Porta Susa. E' caccia all'uomo da due giorni nel capoluogo piemontese, dove il 35enne gabonese Lay Moussa è riuscito in modo rocambolesco a far perdere le sue tracce.
Dopo essere stato fermato l'uomo lunedì è stato posto sotto interrogatorio in relazione a un episodio di violenza sessuale denunciato da una donna, che agli agenti aveva raccontato di essere stata offerta come pagamento in cambio di droga da un'altra donna, che l'aveva sequestrata. Una vicenda dai contorni mai chiaramente definiti ma che ha visto la squadra mobile proseguire nelle indagini, puntando a identificare i due uomini che avrebbero abusato della donna sequestrata. Uno dei due è Lay Moussa.
Trasportato in questura, alla presenza del magistrato che coordina le indagini il trentacinquenne si è sentito comunicare al termine dell'interrogatorio che sarebbe stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per violenza sessuale. E' stato un attimo. Moussa, che è alto un metro e 95 e ha un fisico atletico, è saltato sul davanzale della finestra aperta per trovare un po' di respiro al caldo opprimente e si è lanciato, sorprendendo sia gli agenti presenti, sia il suo avvocato. Ed è iniziata la sua fuga, con una corsa a perdifiato. Ora l'uomo risulta essere un latitante e polizia e carabinieri lo stanno cercando da due giorni: quel che è certo è che se verrà catturato la sua posizione si complicherà ulteriormente e rischierà un significativo aumento di pena in caso di condanna.