Tiziana Mirabelli, chi è l’attivista che ha ucciso il vicino di casa: “Ho reagito a una violenza”
Si sarebbe difesa dopo un tentativo di violenza. È questo quanto Tiziana Mirabelli, la quarantasettenne che ha confessato di aver ucciso a Cosenza Rocco Gioffrè, avrebbe raccontato ai carabinieri dopo che oggi si è costituita in caserma accompagnata dal suo legale Cristian Cristiano.
I due erano vicini di casa, in due appartamenti che condividevano lo stesso pianerottolo. La donna avrebbe raccontato di aver reagito a un tentativo di approccio sessuale. Dopo che il vicino l’avrebbe aggredita – secondo il suo racconto non era la prima volta che accadeva – lei avrebbe preso un coltello da cucina colpendo diverse volte la vittima.
Chi è la donna che ha confessato di aver ucciso il vicino
Tiziana Mirabelli è nota a Cosenza perché attivista di un movimento impegnato per la risoluzione dell'emergenza abitativa. Viene descritta da chi la conosce come una donna "appassionata, cresciuta in una condizione disagiata ma impegnata nel sociale e sempre dalla parte dei più deboli".
A quanto si apprende, Mirabelli lavorava attualmente in una cooperativa sociale e saltuariamente anche come badante.
L'omicidio nella casa della donna a Cosenza
Il fatto sarebbe avvenuto qualche giorno fa nell'abitazione della donna, in via Monte Grappa, ma solo oggi è arrivata la confessione. Rocco Gioffré, l'uomo che è stato ucciso, aveva settantacinque anni.
Al culmine dell'aggressione, secondo il racconto di Mirabelli, lei ha inferto diversi fendenti contro Gioffrè che è stato colpito all'addome e al petto. Le indagini sono condotte dal pm Maria Luigia D'Andrea e coordinate dal procuratore Mario Spagnuolo.
I carabinieri della Compagnia di Cosenza, nel tardo pomeriggio di oggi, hanno eseguito un provvedimento di fermo nei confronti della quarantaseienne. La donna è stata portata in carcere.