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“Ti voglio bene e sono fiero di te”, il maestro che usa messaggi motivazionali al posto dei voti

“A ogni bambino leggo personalmente le mie correzioni” ha spiegato il maestro che usa un metodo di valutazione completamente differente a quello generalmente usato nelle scuole italiane e che Gabriele Camelo mette in pratica da tempo a Palermo insieme a una didattica non formale.
A cura di Antonio Palma
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“Il tuo quaderno è bellissimo”, “Sono fiero di te”, “Ti voglio Bene”, sono solo alcuni dei messaggi motivazionali che un maestro palermitano ha usato in classe con i suoi piccoli alunni delle elementari, sostituendoli ai classici voti per dare un piccolo feedback costruttivo ai bambini. Un metodo di valutazione completamente differente a quello generalmente usato nelle scuole italiane e che Gabriele Camelo mette in pratica da tempo insieme a una didattica non formale.

“Ciclicamente mi porto a casa i quaderni dei bambini, per supervisionarli, correggerli e dare un piccolo feedback costruttivo” ha spiegato il maestro e psicologo sui social dove da tempo è attivo, condividendo le sue esperienze nelle varie scuole e classi siciliane. Tra i suoi metodi originali lo scrivere messaggi motivazionali ai bimbi su loro quaderni dopo un compito in classe o a casa.

Gabriele Camelo
Gabriele Camelo

“Sono contento del lavoro svolto, sei migliorata nella gestione delle emozioni e ti voglio bene”, “Ho visto che ti sei impegnato a colorare meglio e sono fiero di te” sono alcuni dei messaggi sui quaderni che il docente ha voluto condividere nei giorni scorsi su Facebook. Non si tratta però solo di giudizi. “A volte ho difficoltà a capire se sei felice o triste, se sei d’accordo ti chiederò più spesso ‘come stai?’” si legge in un altro quaderno, e ancora “Posso aiutarti a impegnarti di più”.

“Alcuni bambini non sanno leggere, ma a ogni bambino leggo personalmente le mie correzioni” ha spiegato il docente, ex autore televisivo che anni fa si è trasferito da Roma a Palermo avviando il suo percorso nelle scuole. Messaggi che hanno colpito e ricevuto centinaia di commenti social, quasi tutti positivi, anche se non mancano critiche per alcune scelte.

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Critiche che, nel suo stile, Gabriele Camelo ha accolto con favore in quanto motivate, promettendo un ripensamento su alcuni aspetti. “Grazie ai vostri commenti mi avete fatto nascere quel pensiero in più che la prossima volta metterò nell’adottare una comunicazione migliore dividendo la valutazione della persona da quella del comportamento” ha scritto il maestro, riferendosi ad un suo messaggio in cui a una delle bimbe ha scritto: “Quando fai i compiti ti stimo”.

I messaggi motivazionali sui quaderni però sono solo alcuni dei metodi del maestro che da tempo ha intrapreso una didattica innovativa con lezioni mai uguali. “Mi ritengo fuori dagli schemi, ma ne ho fatto una risorsa per i miei alunni” aveva dichiarato tempo fa a Repubblica, rivelando: “Il maestro ho imparato a farlo con l'esperienza, non è facile trasformare l'energia di questi ragazzi in qualcosa che non distrugga ma costruisca il loro futuro. Fargli vivere la scuola come vita quotidiana è il modo più vero che ritengo applicabile all'insegnamento”.

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