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“Ti uccido, ti taglio la testa”: 57enne minaccia il figlio gay e la moglie, arrestato a Foggia

Un uomo di 57 anni, di origini macedoni ma residente a Foggia, è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti per aver minacciato di morte il figlio e la moglie, dopo aver scoperto che il ragazzo era omosessuale. In passato avrebbe anche aggredito i due, provocando loro lesioni.
A cura di Eleonora Panseri
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"Tu sei un gay. Pubblicherò tutte le tue foto da travestito su Facebook. Ti renderò la vita impossibile". Un uomo di 57 anni, di origini macedoni ma residente a Foggia, avrebbe rivolto queste e altre minacce al figlio, dopo aver scoperto che il ragazzo era omosessuale. L'uomo è stato arrestato dagli agenti di polizia con laccusa di maltrattamenti in famiglia.

Sembra anche che il 57enne abbia anche minacciato di morte il ragazzo. "Io ti ammazzo, ti taglio la testa", avrebbe detto al giovane. Secondo quanto ricostruito, non si sarebbe limitato ad avere questi comportamenti violenti solo con il figlio, ma anche quando la madre tentava di difendere il ragazzo l'uomo l'avrebbe minacciata di morte. "Non vali niente – le avrebbe detto-. Ti uccido, ti taglio la testa".

Nel corso delle indagini degli uomini della squadra mobile di Foggia e coordinate dalla procura sarebbe inoltre emerso che in una occasione l'uomo avrebbe aggredito il figlio e la moglie procurando loro lesioni e contusioni. Stando a quanto ricostruito nell'ordinanza di custodia cautelare, i litigi sarebbero prima insorti per futili motivi e sarebbero poi diventati insostenibili quando il figlio ha svelato la propria omosessualità.

"Il padre, non accettando l'orientamento sessuale del ragazzo, gli avrebbe rivolto gravi minacce di morte, estendendole anche alla madre per il solo fatto di sostenere le scelte di vita del figlio", spiega la questura in una nota.

Nel motivare l'arresto le forze dell'ordine precisano che "la misura cautelare sia stata adottata all’esito di diversi interventi da parte del personale della squadra volanti della Questura di Foggia che hanno consentito agli investigatori della squadra mobile di ricostruire una situazione familiare particolarmente allarmante, poiché caratterizzata da diversi episodi di violenza fisica e psicologica ai danni della moglie e del figlio ventenne".

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