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“Ti uccido”, chiede telefono a sconosciuto per minacciare la ex: donna salvata dopo denuncia via email

Un uomo catanese di 39 anni era arrivato a farsi prestare il telefono da uno sconosciuto per minacciare di morte la ex moglie nella sala d’aspetto di un ospedale. Il proprietario dello smartphone ha sentito la conversazione telefonica e lo ha denunciato via email alla polizia.
A cura di Antonio Palma
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Immagine di repertorio
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Una segnalazione via e-mail al Centro Operativo Sicurezza cibernetica della Polizia postale di Catania ha permesso di scongiurare un possibile femminicidio nel capoluogo etneo. Un uomo di 39 anni infatti era arrivato a farsi prestare il telefono da uno sconosciuto per minacciare di morte la ex moglie, che continuava a perseguitare dopo la fine della loro relazione, ma il proprietario dello smartphone ha sentito la conversazione telefonica e lo ha denunciato via email alla polizia.

Come ricostruito dagli inquirenti catanesi, mentre era in attesa in una sala dì aspetto di un ospedale di Catania, l'uomo aveva chiesto il telefono a uno sconosciuto, spiegando che aveva urgente necessità di chiamare la moglie. Lo sconosciuto gli aveva dato il proprio smartphone e lui aveva effettivamente chiamato la donna ma dalla telefonata erano emersi particolari agghiaccianti che hanno fatto scattare il campanello di allarme nel testimone dei fatti.

"Ti uccido davanti scuola", "Se ti vedo con un altro ti ammazzo davanti alla scuola", "Prima che mi denunci ve la faccio finire male a tutti" sono alcune delle frasi riferite dal testimone alla polizia. L'uomo infatti, dopo aver ricevuto indietro il telefono, ha subito pensato di segnalare l'accaduto alle forze dell'ordine, inviando una email dettagliata alla Polizia postale.

La segnalazione ha fatto partire gli accertamenti immediati. Dalle indagini degli agenti è emerso non solo che la donna minacciata al telefono dall'uomo non era più la moglie, visto che si era separato, ma che le minacce andavano avanti da tempo. La Polizia postale, infatti, ha individuato e contattato la vittima, madre di minori, che è stata ascoltata e ha riferito di minacce e molestie subite nel corso del tempo dall'ex marito dopo la separazione.

Come spiega la polizia, è emerso così che l'indagato perseguitava la donna con frasi minacciose e la tempestava di innumerevoli telefonate e messaggi, tanto da ingenerare in lei un costante timore per l'incolumità sua e dei figli. Per questo nei confronti del 39enne è stata emessa una misura cautelare del divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico, eseguita dalla stessa polizia su mandato della magistratura. Il 39enne di Catania è accusato di atti persecutori aggravati.

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