“Ti sfregio con l’acido, fai schifo”. Rischio processo per Omar Favaro, è accusato di maltrattamenti
Nuovi guai in vista per Omar Favaro, il giovane che nel 2001 – a soli 16 anni – fu protagonista di una delle pagine di cronaca nera più oscure d'Italia: il delitto di Novi Ligure, commesso insieme alla fidanzatina dell'epoca – Erika De Nardo. I due minorenni la sera del 21 febbraio 2001 uccisero con inaudita ferocia Susy Cassini e Gianluca De Nardo, rispettivamente madre e fratello minore di Erika, con quasi 100 coltellate e un tentativo di avvelenamento nei confronti del piccolo.
Ebbene, a 23 anni di distanza le porte di un tribunale potrebbero spalancarsi nuovamente per Omar, accusato di almeno una ventina di episodi di violenza fisica e psicologica, insulti e minacce nei confronti dell'ex moglie. La Procura di Ivrea ha chiuso le indagini e contesta all'uomo (difeso dall'avvocato Lorenzo Repetti) i reati di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale.
L'inchiesta è partita dopo la denuncia della donna. I due si erano conosciuti sui social 9 anni fa e dopo essersi frequentati avevano deciso di sposarsi. La loro unione era stata a lungo felice, anche perché coronata dall'arrivo di una figlia, ma durante i mesi del lockdown il rapporto era cambiato degenerando in violenze e umiliazioni. "Ti sfregio con l'acido", "Fai schifo", "Sei anoressica", avrebbe detto Omar alla moglie. Durante la convivenza la donna aveva chiesto per quattro volte l'intervento dei carabinieri, ma al loro arrivo avrebbe poi minimizzato la gravità delle liti. Nel 2021 era fuggita da casa e la figlia era stata affidata a Omar, salvo poi tornare dalla madre.
Le indagini hanno permesso di accertare una lunga catena di episodi di violenze, tanto che i magistrati hanno chiesto al gip l'emissione di una misura cautelare che vieti a Omar di avvicinarsi alla ex. La richiesta è stata respinta: per il giudice il pericolo non è più attuale, dal momento che la convivenza è cessata. A pesare però è il passato del 41enne, che per i pubblici ministeri dimostrerebbe la sua pericolosità mentre per i giudici non dovrebbe costituire una "condanna" a vita.
Il massacro di Novi Ligure infatti venne "commesso da un minorenne nell'ambito di una relazione di coppia in cui Favaro era soggetto debole e dipendente. I presenti fatti di reato riguardano, invece, un Favaro adulto e maturo e si inseriscono in un contesto affettivo diverso". Ad ogni modo le indagini nei confronti di Omar si sono concluse e quella che è emersa sarebbe la figura di un uomo violento e possessivo, capace di generare nella moglie un costante senso di "svilimento, paura e sofferenza", arrivando a minacciarla di "sfregiarla con l'acido" e di "ridurla in sedia a rotelle".