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“Ti butto dal balcone”: madre e figlia comprano una nuova casa, perseguitate e minacciate dal vicino 83enne

Un anziano di 83 anni è finito a processo a Rimini per stalking e molestie nei confronti delle sue vicine di casa, madre e figlia di 49 e 23. L’inizio della vicenda risale al giugno 2021, quando le due donne si sono trasferite in un appartamento nello stesso palazzo dove abita l’uomo.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio.
Immagine di repertorio.

Un anziano di 83 anni è finito a processo a Rimini per stalking e molestie nei confronti delle sue vicine di casa, madre e figlia di 49 e 23.

L'inizio della vicenda risale al giugno 2021, quando le due donne si sono trasferite in un appartamento acquistato nello stesso palazzo dove abita l'uomo, al piano di sopra.

Secondo quanto è stato ricostruito da Il Resto del Carlino, ci sarebbe stata una discussione per una perdita d'acqua e da qui sarebbe iniziato un vero incubo per la 49enne e la 23enne.

L'anziano avrebbe iniziato a perseguitare le vicine di casa, con frequenti episodi di stalking: appostamenti, insulti e minacce. Una volta avrebbe anche detto alla madre di volerla "buttare giù dal balcone".

La ragazza sarebbe stata così spaventata dai comportamenti aggressivi del vicino di casa da chiedere alla madre di farsi accompagnare sia uscendo che rientrando nell'abitazione.

E la madre, per tentare di far fronte alla condizione di ansia permanente in un cui si sarebbe trovata in quella situazione, sarebbe stata costretta a ricorrere alle cure di uno psicologo. Inoltre, le tensioni e le continue molestie avrebbero avuto anche delle ripercussioni sulla vita coniugale della 49enne che avrebbe messo fine al suo matrimonio.

Così la madre e la figlia hanno deciso di sporgere denuncia contro il vicino.

Del caso si è quindi occupato il tribunale di Rimini e nel processo a carico dell'83enne le due donne si sono costituite parte civile. L'uomo, difeso dall'avvocato Fabio Massimo Del Bianco, è stato accusato di stalking, danneggiamenti e violenza privata.

Durante l'udienza tenutasi nella giornata di ieri, lunedì 20 gennaio, la pubblico ministero Annadomenica Gallucci ha chiesto una condanna a 1 anno e 6 mesi per l"imputato. Il 14 aprile ci sarà l'udienza in cui verrà letta la sentenza.

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