Texas, poliziotto bianco uccide 19enne nero disarmato. Si teme nuova Ferguson
Le tensioni che hanno infiammato il Missouri nel 2014, quando a Ferguson venne ucciso un afroamericano disarmato dalla polizia (il cui agente non fu incriminato), potrebbero ripetersi in Texas. Ad Arlington, infatti, Christian Taylor, un 19enne nero disarmato, è stato ucciso da Brad Miller, un agente di polizia bianco. I pericoli che si nascondono dietro l'accaduto – nuove tensioni di ordine sociale ed accuse di discriminazione razziale – hanno portato la polizia locale a sospendere immediatamente Brad Miller, l'agente 49enne che ha esploso il colpo mortale contro il giovane. La polizia ha avviato un inchiesta per verificare l'eventuale uso di forza eccessiva da parte dell'agente.
Il 19enne aveva sfondato la vetrina di un concessionario di auto con la sua vettura. L' "incidente" è stato forse un espediente (noto) per poter entrare nell'esercizio commerciale e rubare il denaro negli uffici. Un'agenzia privata di sicurezza ha allertato le forze di polizia, che si è recato intorno all'una di notte sul luogo dell'accaduto. Nel tentativo di arrestare Taylor c'è stata una colluttazione e, come spiegato dal sergente Paul Rodriguez del dipartimento di polizia di Arlington, "almeno un poliziotto ha sparato". Lo stesso sergente ha assicurato che "le indagini saranno approfondite e trasparenti. La comunità lo merita".
La vittima era un giocatore di football all’Angelo State University di San Angelo, in Texas. Come precisato dal sergente Rodriguez, Taylor era già sospettato di un furto. Ad aiutare gli inquirenti a ricostruire la vicenda. Sarà possibile capire in questo modo quali fossero le intenzioni del giovane e, forse, se ci sia stato un uso eccessivo della forza da parte di Miller, che, a dispetto dell'età, è un poliziotto "giovane". L'uomo, 49 anni, era entrato nella polizia lo scorso settembre e si era diplomato a marzo.
