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Test Medicina, Filippo Anelli commenta la riforma a Fanpage.it: “Bene che resti numero chiuso”

Il Presidente della Fnomceo (Federazione degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri), Filippo Anelli, ha commentato a Fanpage.it l’annunciata riforma dei test di ingresso a Medicina. “Bene che resti numeri chiuso. Il problema è dei giovani perché il percorso di acceso a Medicina lascerà una serie di ragazzi fuori dopo un primo semestre”.
A cura di Antonio Palma
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Il numero chiuso a Medicina sembra che rimanga e questo non può che essere un fatto positivo" perché "nei prossimi anni avremo un esubero di medici”, così Filippo Anelli, Presidente della Fnomceo (Federazione degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri)  a commentato a Fanpage.it l’annunciata riforma dei test di ingresso a Medicina che prevede l’abolizione del numero chiuso al primo semestre, rinviando i tagli a quello successivo.

La riforma, che consente l’iscrizione aperta per tutti gli aspiranti medici senza sostenere i test ma il proseguimento degli studi condizionato al conseguimento di tutti gli esami previsti e alla posizione nella graduatoria di merito nazionale, è valutata con luci e ombre dai medici. “Il problema più che dei medici è dei giovani perché il percorso di acceso a Medicina attraverso un semestre selettivo lascerà una serie di ragazzi fuori” ha spiegato Anelli.

Filippo Anelli
Filippo Anelli

“Questi o ripeteranno il semestre l’anno successivo o si iscriveranno a un’altra facoltà o non faranno nulla. Le perplessità sono queste. Noi pensiamo invece che il tempo più giusto per decidere in maniera responsabile sia quello degli ultimi anni delle scuole superiori e del liceo. Quella è l’età giusta per poter fare una riflessione e poter ragionare, fare le scelte e potersi preparare” ha aggiunto il presidente della Fnomceo, ricordando: “Noi abbiamo un’esperienza con trecento licei in tutta Italia che svolgono queste attività. Quell’esperienza poteva essere un utile strumento da utilizzare per l’accesso a Medicina”.

“Il tema importante è fare una corretta programmazione. Noi abbiamo forti perplessità sul creare una pletora medica anche per rispetto ai giovani. Ci sono perplessità sui numeri perché quest’anno hanno consentito l’acceso a ventimila iscritti e tra dieci anni andranno in pensione appena meno di 7mila medici , quindi avremo un esubero di medici” ha concluso Anelli.

Ha collaborato Ida Artiaco

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