Test Medicina 2014: domande di cultura generale sulla Costituzione e Hobsbawm
Si è svolto questa mattina il test d’ingresso per la Facoltà di Medicina e Odontoiatria. Per la prima volta gli studenti hanno dovuto affrontare, tra non poche polemiche, la prova ad aprile, prima ancora di sostenere l’esame di maturità. Nelle ore successive alla prova sono iniziate a trapelare le prime indiscrezioni sui quesiti: spesso sono state, ad esempio, le domande di cultura generale che hanno fatto discutere. Cosa è stato chiesto quest’anno ai futuri camici bianchi? Le domande di cultura generale erano quattro su sessanta: una riguardava Hobsbawm (scritto, tra l’altro, con un refuso) e il suo Secolo breve, un’altra Rita Levi Montalcini, una terza riguardava la Costituzione italiana e la quarta il linguista Noam Chomsky. Quest’ultima domanda, in particolare, è stata giudicata complessa da non pochi candidati. Diversi, inoltre, gli studenti che hanno ammesso di aver avuto difficoltà a rispondere alle domande di chimica e biologia. Il malcontento per il test di Medicina, comunque, non sembra legato tanto alle domande proposte quanto (oltre al fatto che le prove sono state anticipate ad aprile) alle poche probabilità che ogni candidato ha di veder realizzato il proprio sogno. Gli iscritti alla prova di questa mattina erano, infatti, oltre 64mila mentre i posti disponibili sono 10.551.
Volantinaggio e flash mob contro il numero chiuso – In segno di protesta per il numero chiuso e per controllare l'andamento dei test d'ingresso a Medicina e Odontoiatria Udu e Rete Studenti hanno organizzato dei flash mob in tutte le università d’Italia. Le due organizzazioni studentesche saranno in campo anche nei prossimi giorni durante i test d’ingresso delle altre facoltà. I flash mob e i volantinaggi hanno lo scopo – fanno sapere gli organizzatori – di denunciare le ingiustizie del numero chiuso e dei test: “Come tutti gli anni – ha dichiarato Gianluca Scuccimarra, Coordinatore Unione degli Universitari – oggi e nei prossimi giorni saremo davanti a tutte le università italiane con flash mob e volantinaggi per smontare il numero chiuso partendo da un test sicuro. Distribuiremo, infatti, le guide al test affinché gli studenti siano coscienti di cosa debba o non debba accadere in aula, in modo da poter segnalare qualsiasi irregolarità”. “Ogni anno – ha aggiunto Alberto Irone – le ingiustizie aumentano anziché diminuire: l'anno scorso il bonus maturità quest'anno l'anticipazione dei test ad aprile che hanno ingiustamente costretto migliaia di ragazze e ragazzi a tralasciare la preparazione dell'ultimo anno di superiori”.