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Test di Medicina 2024/2025

Test di Medicina, ok del Senato: stop al test d’ingresso e via al semestre-filtro, ora tocca alla Camera

Via libera del Senato, con 87 voti favorevoli, 40 contrari e 18 astensioni, al disegno di legge sull’accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia che prevede lo stop al test d’ingresso. Ora il resto passerà alla Camera.
A cura di Ida Artiaco
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Via libera del Senato, con 87 voti favorevoli, 40 contrari e 18 astensioni, al disegno di legge sull'accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia. Il provvedimento ora passa alla Camera per il via libera definito.

Il testo, di iniziativa di Fratelli d'Italia, è formato da tre articoli e rivede le modalità di accesso ai corsi universitari di Medicina, Odontoiatria e Protesi dentaria e in medicina veterinaria. Tra le novità più importanti, l'addio al test di ingresso che precede l'iscrizione. Prevista quindi la delega al governo ad adottare, entro un anno dall'entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi per la revisione delle modalità di accesso.

"Oggi segniamo una svolta attesa da tantissimi studenti e da tantissime famiglie. Aboliamo i quiz per l'accesso a Medicina e apriamo il numero chiuso in modo sostenibile e programmato. Ragazze e ragazzi potranno iscriversi al primo semestre di Medicina, seguire corsi caratterizzanti e, al termine, utilizzare i loro crediti anche in altri percorsi di accademici. Così si riconoscono l'impegno e lo studio e non ci si affida alla casualità di un test. Un passo avanti anche per il sistema sanitario nazionale: stop al "turismo universitario" che spinge i nostri giovani a studiare all’estero e alla carenza dei medici in corsia. L’Italia è un’eccellenza nella formazione medica e sanitaria, e vogliamo che i nostri studenti restino qui per rendere il Paese ancora più forte", ha commentato il ministro Anna Maria Bernini sui propri canali social.

Le novità: dal semestre filtro all'ammissione in base ai risultati

La riforma prevede un semestre aperto a tutti gli studenti di Medicina, che diventerà un "semestre-filtro". Durante questi mesi, l'ammissione al secondo semestre dipenderà dai risultati conseguiti in esami specifici (che devono ancora essere specificati) e dalla posizione in una graduatoria basata sui crediti ottenuti. Chi non prosegue può comunque usare i crediti per altri percorsi formativi.

Cosa succede ora

Dopo l'approvazione del Senato, il testo passa alla Camera. Se tutto avverrà in tempo per i primi mesi del 2025, la riforma entrerà subito in vigore, altrimenti bisognerà aspettare l'anno successivo. In questo caso nella prossima primavera ci sarà l'ultimo concorsone a crocette, sul modello di quello di quest'anno.

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