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Test di Medicina 2024/2025

Test di medicina, dietrofront del Miur: “Le prove svolte sono valide”

Dopo le polemiche e le proteste, il Ministero dell’istruzione annuncia di aver trovato una soluzione: saranno invalidati solo due quesiti sui trenta dubbi.
A cura di Antonio Palma
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Nuovo dietrofront del Ministero dell'istruzione sul caso dei test di medicina sbagliati. Dopo le voci di una possibile invalidazione dei test con relativa ripetizione, il Miur infatti in serata ha annunciato di aver trovato una soluzione diversa che rende valide le prove già svolte. L'idea è di considerare invalidati solo due dei trenta quesiti dubbi nei test di medicina. Con questa mossa quindi il concorso a medicina verrebbe ritenuto pienamente valido a parte un minimo ricalcolo del punteggio. "Le prove per l'accesso alle Scuole di specializzazione in Medicina del 29 e 31 ottobre non dovranno essere ripetute. Abbiamo trovato una soluzione che ci consente di salvare i test" ha annunciato infatti a tarda serata una nota diffusa dal Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini. La decisione finale sui test di medicina è arrivata dopo la riunione a Roma della Commissione nazionale incaricata questa estate di validare le domande del quiz.

"Tutelare gli sforzi personali e anche economici dei candidati"

La commissione dopo una giornata di polemiche ha vagliato i quesiti proposti sia ai candidati per l’Area Medica sia a quelli dei Servizi Clinici stabilendo che sia per l’una che per l’altra Area 28 domande su 30 sono comunque valide ai fini della selezione. "A seguito di un confronto avuto con l'Avvocatura dello Stato e del verbale della Commissione si è deciso di procedere, dunque, con il ricalcolo del punteggio dei candidati neutralizzando le due domande per Area che sono state considerate non pertinenti dal gruppo di esperti" spiegano dal Miur, aggiungendo: "I settori scientifico-disciplinari di ciascuna Area sono infatti in larga parte comuni". "Questa soluzione è il frutto di un approfondimento che ho richiesto da sabato convocando la Commissione nazionale e interpellando l'Avvocatura dello Stato per tutelare gli sforzi personali e anche economici dei candidati e delle loro famiglie a seguito del grave errore materiale commesso dal Cineca" ha concluso il ministro Giannini.

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