video suggerito
video suggerito

Test d’ingresso università: trucchi e strategie vincenti

Conclusi gli esami di maturità molti studenti sono già tornati sui libri per prepararsi ad affrontare i test universitari per le facoltà a numero chiuso. Il portale Skuola.net ha chiesto a un esperto qualche dritta da dare alle aspiranti matricole.
A cura di Susanna Picone
30 CONDIVISIONI
Immagine

Qualche settimana fa, a ridosso degli esami di maturità, il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza ha deciso di rimandare a settembre i test d’ingresso universitari per le facoltà a numero chiuso che quest’anno avrebbero dovuto impegnare gli studenti già a luglio. Una decisione giunta in seguito a diverse polemiche ma che costringerà i ragazzi a trascorrere un’estate sui libri. Mentre alcuni sono ancora impegnati con la maturità, tanti altri stanno infatti già pensando a come affrontare, e superare, il test di ammissione all’università. Quest’anno, con la novità del cosiddetto bonus maturità, lo stesso voto all’esame risulta tra l’altro fondamentale per i futuri studenti universitari.

L’esperto consiglia di tentare più test d’ingresso – Al fine di aiutare gli studenti ad affrontare i test d’ingresso, il portale Skuola.net ha chiesto a un esperto – il professore Stefano Bertocchi, docente di Alpha Test – di dare qualche consiglio e di chiarire un po’ le idee. Partire con le idee ben chiare, infatti, rappresenta per lo stesso prof un’ottima marcia per poter arrivare trionfanti al traguardo. Per questo la prima cosa da capire è la differenza tra i test programmati a livello nazionale e quelli gestiti dagli atenei: solo i primi sono organizzati dal Miur che decide data, contenuti della prova e criteri di valutazione. Il professore, a tal riguardo, consiglia agli aspiranti studenti universitari di non provare a sostenere un unico test d’ingresso in modo tale da avere più possibilità di entrare in uno dei corsi preferiti. Tra l’altro, afferma il docente, la consapevolezza di dover sostenere più prove fa in modo che si riesca a gestire meglio l’ansia e ad affrontare con maggiore tranquillità la prova indicata come prima scelta.

Troppi dubbi? Meglio non rispondere – A Skuola.net Bertocchi ha svelato anche qualche trucchetto agli studenti: per esempio ha spiegato che è meglio non rispondere se la domanda del test genera troppe incertezze. Questo perché per ogni risposta errata ci sono delle penalità mentre lasciare un quesito in bianco non dà punteggio ma non lo toglie nemmeno. Il docente precisa, tuttavia, che nel caso in cui si riesca a scartare con facilità delle alternative palesemente errate, per applicazione delle leggi statistiche, è opportuno dare una risposta perché aumentano matematicamente le possibilità di buona riuscita. Riassumendo: il candidato potrebbe “tentare la sorte” se ha un dubbio tra tre alternative, dovrebbe se è indeciso solo tra due.

Occhio al tempo che passa durante il test d’ingresso – Infine è sicuramente importante – dice l’esperto – non perdere tempo e dunque rispondere inizialmente alle materie in cui ci si sente maggiormente preparati. Così facendo l’aspirante studente universitario riesce ad assicurarsi subito un buon numero di risposte corrette al test. E allo stesso tempo è inutile spendere troppe energie sulle domande più difficili: in fondo il punteggio che queste regalano è lo stesso di tutte le altre. E infine occhio all’orologio durante il test d’ingresso: per il prof ogni domanda non dovrebbe richiedere più di 100 secondi.

30 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views