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“Tesoro, mi si è ristretto il parcheggio”: il posto disabili si dimezza e scoppia la polemica

Via Forcella, così si chiama l’area “della vergogna”, non rispetterebbe nemmeno l’obbligo che prevede l’istituzione di un numero di parcheggi gialli minimi, nonostante sia fornita da una bellissima pineta, vari hotel, ristoranti, stabilimenti balneari e altri luoghi di attrazione e socializzazione. Come se un cittadino in carrozzina o con problemi sensoriali non possa avere il diritto ad una vita sociale, pienamente attiva e partecipata.
A cura di Iacopo Melio
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Il parcheggio "mezza taglia", privo di regolari corridoi a righe gialle
Il parcheggio "mezza taglia", privo di regolari corridoi a righe gialle
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Silvi è un Comune in provincia di Teramo, in Abruzzo. Ed è anche il Comune dove in questi giorni è scoppiato un caso fatto di “superficialità, ignoranza e insensibilità” (come lo definisce Claudio Ferrante, presidente dell’associazione “Carrozzine determinate”), con la realizzazione di un parcheggio per persone con disabilità decisamente “small size”.

Come si può notare dalle foto, infatti, mancherebbe il corridoio ai lati della vettura per permettere a chi è in carrozzina, sia esso guidatore o trasportato, di scendere agevolmente anche qualora avesse bisogno di una rampa, senza intralciare macchine e pedoni durante le manovre di salita e discesa dall'abitacolo.

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La cosa assurda, spiega Ferrante, è che prima prima dell’inaugurazione della vicina pista ciclabile i parcheggi erano due, mentre ora ne è rimasto appena mezzo, calpestando il buon senso ma anche tutte le norme che regolamentano l’istituzione di stalli per le persone con disabilità (il DPR 24/07/96 n° 503 e il DM. 236/89 stabiliscono le dimensioni minime per l’istituzione di un parcheggio, che devono avere una lunghezza di 5 metri e una larghezza di 3,20, comprensivo di corridoio laterale).

“Sembra di stare su “Scherzi a Parte” – si sfoga Ferrante – ma con la disabilità, caro Sindaco Andrea Scordella, non le permettiamo di scherzare! Se avesse avuto il buon senso di ascoltarci, di confrontarsi, di chiamarci o di leggere bene la nostra denuncia, in Via Forcella non avrebbe arrecato danno al diritto alla mobilità di tutti i cittadini."

Via Forcella, così si chiama l’area “della vergogna”, non rispetterebbe nemmeno l’obbligo che prevede l’istituzione di un numero di parcheggi gialli minimi, nonostante sia fornita da una bellissima pineta, vari hotel, ristoranti, stabilimenti balneari e altri luoghi di attrazione e socializzazione. Come se un cittadino in carrozzina o con problemi sensoriali non possa avere il diritto ad una vita sociale, pienamente attiva e partecipata. E questo dovrebbe far arrabbiare ancor di più se si pensa che il PEBA (piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, Legge 41/86) garantisce ogni anno, per diritto, dei fondi statali da applicare per l’abbattimento delle barriere architettoniche: ad eccezione per la Città di Silvi che non rispetta questa legge da ben trentadue anni!

"Avevamo anche chiesto, come prevede la legge, almeno un altro parcheggio per persone con invalidità, ma non è stato nemmeno preso in considerazione. Siamo offesi, amareggiati e delusi, ma siamo soprattutto preoccupati perché se questioni così semplici come quelle di istituire un parcheggio rispettando le norme chiarissime, vengono trattate in questo modo, figuriamoci come verranno affrontate le politiche future per la disabilità!”

L’associazione Carrozzine Determinate intenderà chiedere al Ministro Salvini e al Ministro per la disabilità Fontana di commissariare il Comune (come prevede la normativa per l’inosservanza della legge 41/86), dato che in campagna elettorale, prima che la Lega Nord vincesse le elezioni locali, tante belle promesse erano state spese in favore della disabilità, a quanto pare disattese con questo "buongiorno" non proprio idilliaco.

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Laureato in Scienze Politiche (curriculum in "comunicazione, media e giornalismo"). Racconta le storie degli altri come giornalista, scrittore e attivista per i diritti umani e civili. Vincitore del Premio "Cittadino Europeo" nel 2017, è stato nominato "Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana" da Sergio Mattarella nel 2018.
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