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Emergenza Rifiuti

Terzigno torna in strada contro le discariche: Mamme Vulcaniche incatenate per protesta

Torna l’ ipotesi di aprire una seconda discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio e le Mamme Vulcaniche di Terzigno e Boscoreale tornano in strada per protestare contro l’ emergenza rifiuti, un revival degli scontri dell’ autunno scorso.
A cura di Alessio Viscardi
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Mamme Vulcaniche protestano contro la nuova discarica
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Emergenza Rifiuti

Le Mamme Vulcaniche e la popolazione di Terzigno e Boscoreale ricorda ancora il fetore della discarica S.A.R.I. e le proteste dopo l'estate 2010, quando il veleno appestò l'aria del Parco Nazionale del Vesuvio. Oggi, tornano alla rotonda Panoramica a bloccare nuovamente il traffico contro la ventilata ipotesi di aprire l' invaso di Cava Vitiello per risolvere l' annosa emergenza rifiuti che ha colpito duramente Napoli e provincia, con l' ombra del sabotaggio denunciato dal sindaco Luigi De Magistris. Il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, ha subito firmato una dura nota in cui scrive “Basta” alla violazione del territorio alle pendici del vulcano e minaccia il ritorno della gente in piazza se il governo deciderà di tornare sui suoi passi e aprire la seconda discarica, che era stata cancellata con il decreto legge 126 del 2010 dai siti previsti per lo smaltimento rifiuti in Campania.

Protesta delle Mamme Vulcaniche

Le Mamme Vulcaniche di Terzigno si incatenano contro l' apertura di una seconda discarica

L' incipit alla nuova protesta, che ha visto le Mamme Vulcaniche incatenarsi simbolicamente sulla rotonda Panoramica – teatro dei più violenti scontri tra manifestanti e forze dell' ordine lo scorso autunno – sono state le dichiarazioni del Governatore della Regione Campania, Stefano Caldoro, indagato per epidemia colposa e accusato di non aver messo in pratica tutte le misure igienico-sanitarie necessarie, in virtù dei poteri semi-commissariali affidatigli dalle legge 1 del 2011, per evitare l' esplosione della nuova emergenza rifiuti. Tutto avviene all' indomani di un inquietante studio secondo il quale, nel mese di giugno, l' aumento delle patologie respiratorie nei bambini di Napoli è stato notevole: +20%.

Terzigno in protesta

Una situazione drammatica a cui Caldoro avrebbe potuto porre rimedio, gestendo i flussi di rifiuti in Regione e autorizzando lo sversamento fuori la Provincia di Napoli dei rifiuti del capoluogo partenopeo. Invece, in una recente intervista, il Governatore ha accusato il governo di aver depennato Cava Vitiello dai siti da adibire a discarica, causando la nuova insurrezione della popolazione locale.

Mamme Vulcaniche

“Basta. Questo territorio ha già dato tanto e non siamo più disponibili ad essere sommersi dai rifiuti provenienti da Napoli e dall'intera provincia. Siamo contrari a qualsiasi soluzione che vada nella direzione di rimettere in gioco la cava Vitiello, e di qualsiasi altra area del Parco Nazionale del Vesuvio, tra i siti da utilizzare per nuove discariche rifiuti” scrivono in una nota congiunta i sindaci di Terzigno, Boscoreale, Boscotrecase e Trecase.

La discarica SARI di Terzigno

Nuovamente sul piede di guerra i movimenti di lotta per il Vesuvio, le Mamme Vulcaniche e la popolazione che nell' autunno 2010 diede vita a violenti scontri con la polizia. Decine i feriti, decine di autocompattatori dati alle fiamme, paesi interi sotto assedio. La prima discarica aperta nel 2008 dal commissario straordinario Guido Bertolaso per risolvere il picco drammatico dell' emergenza rifiuti in Campania è ormai colma. Diversi studi, tra cui quello pubblicato a fine 2010 dal dottor Moscariello e dal dottor Dei Medici, testimoniano l' inquinamento con sostanze cancerogene della falda acquifera sottostante la cava S.A.R.I. La cittadinanza teme un nuovo disastro ambientale: Cava Vitiello è sette volte più capiente della prima discarica e insiste in un territorio già gravemente compromesso dal punto di vista ambientale, con centinaia di discariche abusive di materiali pericolosi.

Per questo le Mamme Vulcaniche hanno bloccato nuovamente la rotonda di Boscoreale. Nei prossimi giorni sono già previsti nuovi blocchi e questa volta nessuno è disposto ad accettare soluzioni di compromesso.

Bulldozer muove i rifiuti in discarica tra i gabbiani
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