Terrorismo a Brescia: arrestati sei marocchini, professavano la Jihad contro l’Occidente

Diffondevano odio nei confronti di ebrei e cristiani i sei marocchini arrestati all'alba di oggi a Brescia. Il terrorismo islamico ha base in italia: una cellula fondamentalista che incitava al jihad contro l'occidente, con minacce finanche al Papa Benedetto XVI ed al giornalista europarlamentare Cristiano Magdi Allam. Secondo i servizi segreti, l'Italia rimane uno dei principali snodi per il transito e l'organizzazione per i fondamentalisti islamici. L'operazione antiterrorismo della polizia di Brescia ha permesso di fermare la costola nostrana del movimento terroristico Adl Wal Ihsan (Giustizia e Carità). I sei arrestati sono accusati di aver incitato all'odio religioso e razziale.

Era da oltre un anno che l'inchiesta sulle attività della cellula terroristica andava avanti. Le indagini hanno condotto alla scoperta della struttura segreta su base familiare, in cui i figli degli affiliati venivano addestrati a combattere i costumi e la cultura occidentali. Un indottrinamento islamico rigido per creare futuri combattenti per il jihad. I metodi di insegnamento erano tra i più duri e comprendevano la violenza fisica e psicologica.

Allarme rosso dai servizi segreti italiani, che nell'annuale relazione presentata al Parlamento hanno delineato un quadro fosco dell'islamismo integralista con base in Italia, che “continua ad essere coinvolta come snodo di transito di estremisti che le reti terroristiche attive nei teatri di crisi intendono infiltrare in Europa”. Nel mirino del gruppo terroristico con base a Brescia c'era il Papa, che si sarebbe macchiato della colpa di aver convertito il giornalista Magdi Allam al cristianesimo. In alcuni documenti rinvenuti nelle case degli arrestati si legge della necessità di punire il pontefice ed evitare qualsiasi contaminazione con la cultura occidentale.