Terremoto Toscana: 40 squadre di verificatori per la conta dei danni
Passato il momento di paura per il terremoto in Toscana che ha visto una serie di scosse concentrarsi nelle zona della Garfagnana e della Lunigiana ora è arrivato il momento di fare la conta dei danni. La Regione Toscana è già al lavoro con i suoi tecnici e in collaborazione con vigili del fuoco e protezione civile cerca ora di fare il punto della situazione sui danni provocati dal forte sisma dei giorni scorsi. Per quanto riguarda le scosse del terremoto in Toscana dopo quella iniziale avvertite in tutto il nord Italia e le numerose repliche di minore intensità la situazione sembra si sia normalizzata. "Quella passata è stata una notte più tranquilla" ha confermato oggi anche il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi annunciando che "oggi 40 squadre di verificatori, 20 per la Lunigiana e 20 per la Garfagnana, si recheranno sul posto per verificare i danni". Attualmente le verifiche già effettuate indicano almeno un centinaio di edifici dichiarati inagibili ed un migliaio di strutture da ispezionare per maggiori verifiche sulla loro tenuta in caso di nuovo terremoto in Toscana.
Il governatore Rossi comunque ha detto di aver già parlato con il capo della Protezione Civile nazionale, il Prefetto Gabrielli, e con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Patroni Griffi per chiarire alcuni aspetti dell'intervento dello stato. "Mi auguro che già nel Consiglio dei Ministri di domani venga approvata la dichiarazione dello Stato di emergenza, che abbiamo richiesto, e che venga effettuato un primo stanziamento di 5 milioni di euro per far fronte all`emergenza e per iniziare a riparare i danni alle strutture pubbliche" ha sottolineato Rossi. Più incerto invece lo stanziamento dei fondi per le strutture private danneggiate dal terremoto in Toscana. "Per quanto riguarda i danni subiti dai privati mi sembra interessante la proposta, che ho sentito da alcuni parlamentari, ossia di estendere i benefici fiscali in termini di credito di imposta, attualmente in vigore per le ristrutturazioni e per il risparmio energetico, anche per il rischio sismico" ha concluso Rossi.