Terremoto, slot vietate nelle zone del sisma: “La popolazione è troppo fragile”
Un emendamento presentato dal senatore del Partito Democratico Stefano Vaccari, coordinatore del comitato dell'Antimafia sul gioco lecito e illecito, dal capogruppo Dem Franco Mirabelli e dai parlamentari Pd Vannino Chiti e Mario Morgoni, propone il divieto di installazione di nuove slot machine nei territori dell'Italia centrale colpiti dai terremoti del 24 agosto e del 26 e 30 ottobre scorsi. L'emendamento al decreto terremoto, che è stato approvato oggi dalla Commissione Bilancio, impone sostanzialmente l'assoluto divieto di installare slot machine nei paesi colpiti dal sisma, nel tentativo di prevenire fenomeni ludopatici che potrebbero prendere piede a causa dell'estrema debolezza della popolazione sfollata, fino ad almeno il 31 dicembre 2017.
"La disposizione si è resa necessaria perché subito dopo il terremoto di agosto ad Amatrice alcune aziende hanno proposto ai comuni di donare container per le necessità dell'ente in cambio dell'istallazione di container con slot machine e ‘macchinette' per il video poker, con un comportamento che, pur essendo legale, presenta indubbi aspetti speculativi da evitare. E' chiaro che, nei luoghi colpiti da tragici eventi come il sisma, la popolazione è più fragile e più esposta a fenomeni di dipendenza anche a causa del maggior tempo libero a disposizione e delle precarie condizioni di vita. Per questo abbiamo proposto il divieto di nuove istallazioni fino al 31 dicembre del prossimo anno. Allo stato dell'arte, infatti, le uniche e importanti limitazioni alla distribuzione dei punti gioco nel Paese sono contenute nella legge di stabilità dello scorso anno, che prevedeva un loro taglio del 30%. In attesa del nuovo accordo in Conferenza Unificata, che disporrà nuove e più precise regole per il gioco è necessario tutelare i cittadini terremotati", ha spiegato il senatore Vaccari.