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Terremoto, Ordine degli Psicologi: “Non sottovalutare le reazioni da shock”

Riattivato a Norcia il posto di aiuto psicologico per tutti i cittadini e mobilitate squadre di esperti per superare il trauma. Attenzione ai bambini: ecco cosa fare per tranquillizzarli secondo Telefono Azzurro.
A cura di Ida Artiaco
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La terra è tornata a tremare nel cuore dell'Italia, in quel territorio compreso tra Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria già profondamente colpito dal sisma dello scorso 24 agosto. Ancora crolli e disperazione, centinaia di famiglie rimaste senza casa, strade e collegamenti interrotti, che hanno profondamente segnato non solo gli abitanti delle zone direttamente interessate, ma delle intere regioni, tanto da provocare vere e proprie reazioni da shock.

Per questo l'Ordine degli Psicologi dell'Umbria ha deciso di mobilitarsi, organizzando squadre per andare nei territori colpiti dall'ultimo sisma del 30 ottobre e fornire supporto alla popolazione. In particolare, è stato riattivato il posto di aiuto psicologico a Norcia che è a disposizione di tutti i cittadini. A fare il punto sulla situazione è il presidente David Lazzari, che ha annunciato anche "l'immediata disponibilità del centro di ascolto presso l'azienda ospedaliera di Terni per tutti coloro che ne avessero bisogno".

Sul fronte della formazione delle squadre, l'Ordine umbro a seguito "della richiesta della Protezione civile di mobilitarsi" ha lanciato un appello ai propri iscritti "per capire quanti possano essere disponibili a fornire la propria opera". Alcuni psicologi sono già sul posto per gestire i primi momenti dell'emergenza, mentre sono stati attivati anche specialisti nell'intervento sul trauma.

Attenzione ai bambini: l'appello del Telefono Azzurro

Tra coloro che potrebbero essere più esposti ai rischi di trauma in seguito al forte terremoto nel Centro Italia sono i bambini. Per questo il Telefono Azzurro ha lanciato alcuni consigli per aiutare i più piccoli e gli adolescenti a superare lo spavento legato al sisma. In particolare, si deve trovare il tempo per stare insieme, parlare, rispondere alle loro domande, non mostrare ansia, rispettare le loro paure. L'associazione, che dal sisma del 24 agosto scorso sta assistendo i bimbi e le loro famiglie ad Amatrice, sottolinea che l'impatto di un evento traumatico come il terremoto è particolarmente forte.

Molti di loro si trovano a dovere affrontare sensazioni prima sconosciute, come la perdita della casa e delle proprie abitudini, la vista di immagini drammatiche. E' normale, dunque, in queste situazioni, provare paura intensa, senso di impotenza, di angoscia, di confusione che possono però scomparire in breve tempo, grazie anche al supporto e alla vicinanza di persone affettivamente importanti, come le mamme e i papà.

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