Terremoto a L’Aquila, due scosse di magnitudo 3.6 e 3.7: avvertite in Abruzzo, domani scuole chiuse
Due scosse di terremoto sono state registrate oggi a L'Aquila: la prima di magnitudo 3.6 è stata segnalata dall‘Invg alle 17.52 a 3 chilometri da L'Aquila precisamente nell'area di Poggio di Roio e ad una profondità di 12.8 chilometri, mentre la seconda alle 17.53 di magnitudo 3.7 a Lucoli.
Paura tra la popolazione, che ha rivissuto l'incubo del sisma dopo 14 anni: il terremoto è stato avvertito distintamente in città, in particolare nel lato Est dove molte persone si sono riversate per strada. Al momento, tuttavia, non è stato registrato alcun danno a cose o persone. Numerosi i commenti sui social network, così come le chiamate arrivate ai vigili del fuoco. Anche nel resto della regione, dal Pescarese al Teramano, sono arrivate diverse segnalazioni.
Un minuto dopo, alle 17:53, è stata segnalata un'altra scossa di magnitudo 3.7 con epicentro a 3 km da Lucoli, sempre in provincia de L'Aquila ad una profondità di 9.5 chilometri.
In alcune facoltà universitarie è suonata la sirena e gli studenti sono stati fatti uscire fuori. Su via Strinella e in altre zone alcuni sono usciti di casa riversandosi in strada.
A seguito delle due scosse di terremoto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, si è immediatamente messo in contatto con il direttore della Protezione civile, Mauro Casinghini e la sala operativa dell'Aquila, per monitorare la situazione. Dalla prima ricognizione non risultano danni né segnalazioni di pericolo.
Intanto, si è riunita d'urgenza in Comune a L'Aquila la conferenza dei dirigenti municipali, convocata dal sindaco, Pierluigi Biondi, e dall'assessore alla Protezione civile, Fabrizio Taranta. Il primo cittadino ha anche fatto sapere che domani, giovedì 23 novembre, le scuole resteranno chiuse.
"È un decisione presa – afferma il sindaco in un post su Facebook – a mero titolo precauzionale, per verificare che le lezioni possano riprendere con regolarità".