Terremoto Molise, continua lo sciame sismico: “Almeno 110 scosse dal 14 agosto”
La terra continua a tremare in Molise. Dopo le scosse, avvertite fino in Puglia e in Campania, del 14 agosto e poi quella più forte del 16, con magnitudo 5.1 con epicentro a Montecilfone, in provincia di Campobasso, nel corso della scorsa notte, tra venerdì 17 e sabato 18 agosto, sono stati registrati altri movimenti tellurici. L'ingv ha rilevato una scossa di magnitudo 3.3 a profondità di 22 chilometri con epicentro ancora a Montecilfone alleo 0.48. L'ultima intorno alle 5 di questa mattina di magnitudo 2.9. In precedenza una serie di scosse più deboli. Stato di allarme nei paesi molisani, anche se non sono segnalati danni a cose o persone.
Secondo gli esperti, si tratterebbe di una sequenza sismica dovuta al'attivazione di più faglie. Ipotesi suggerita dalla distribuzione degli oltre 110 terremoti registrati nella zona di Campobasso a partire dal 14 agosto. "Al momento si tratta di un'ipotesi di lavoro, per verificare la quale servono ulteriori dati", ha precisato il presidente dell' Ingv, Carlo Doglioni. "Questa zona – è stato precisato in un comunicato – è poco conosciuta dal punto di vista sismico per una limitata documentazione della sismicità storica. Vogliamo precisare che la faglia che sta scatenando i terremoti nelle ultime ore si trova a circa 10/15 chilometri più a Nord di quella che provocò il sisma di San Giuliano di Puglia, pur avendo caratteristiche simili".