Terremoto l’Aquila, Bertolaso indagato per omicidio colposo
Ancora un'indagine a carico di Guido Bertolaso. L'ex numero uno della protezione civile e più volte commissario straordinario in situazioni critiche in tutta la penisola, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di l'Aquila. L'accusa è di omicidio colposo e riguarda l'insediamento della Commissione Grandi Rischi pochi giorni prima del drammatico terremoto del 2009. La procura abruzzese sta valutando eventuali responsabilità del già sottosegretario del governo Berlusconi nell'aver sottovalutato i rischi di un'imminente catastrofe.
L'iscrizione al registro degli indagati è successiva di pochi giorni alla denuncia presentata dall'avvocato aquilano Antonio Valentini venerdì scorso proprio ai magistrati concittadini. Gli stessi che oltre a contestare a Bertolaso la sottovalutazione dei dati in possesso sull'attività sismica, sottolineano anche le false rassicurazioni date nei cinque giorni precedenti al sisma che provocò la morte di 309 persone e distrusse il centro storico di L'Aquila e rase al suolo intere cittadine dell'hinterland.
La denuncia presentata da Valentini è successiva alla pubblicazione di un'intercettazione a carico dell'ex assessore regionale Daniela Stati. In questa chiamata, datata 30 marzo 2009 Bertolaso confida all'assessore che la convocazione della Commissione Grandi Rischi non era altro che «un'operazione mediatica e non è stata convocata perché siamo spaventati o preoccupati, ma perché vogliamo tranquillizzare la gente – e poi aggiunge – bisogna zittire qualsiasi imbecille, placare illazioni, preoccupazioni».
La telefonata intercettata è racchiusa nell'inchiesta sugli appalti per il G8 alla Maddalena. In quel periodo l'utenza di Bertolaso era intercettata per quell'inchiesta in cui venne coinvolto, ma tra le varie conversazioni è venuta fuori questa che la procura aquilana ha ritenuto rilevante per la sua indagine sulla Commissione Grandi Rischi. Indagine che ha già portato ad un processo attualmente in fase di dibattimento per una vicenda che potrebbe avere nuovi sviluppi investigativi e tronconi giudiziari. Lo stesso Bertolaso doveva essere ascoltato in questo dibattimento come testimone ma aveva saltato già due udienze adducendo motivi personali di permanenza all'estero.
Con l'iscrizione anche del suo nome tra gli indagati, la procura ha deciso di cambiare strategia revocando la sua deposizione fissata per il prossimo 8 febbraio, visto che potrebbe cambiare la sua posizione e da testimone potrebbe diventare indagato di reato connesso e in quel caso dovrebbe essere ascoltato con l'assistenza di un legale, oltre che cambiare completamente l'attendibilità delle sue dichiarazioni. Per domani è comunque fissata una nuova udienza di questo processo.