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Terremoto in Emilia, gli sfollati sono ancora oltre 15mila

L’ultima forte scossa si è avuta alle 10.59 di questa mattina, epicentro a Finale Emilia e magnitudo 3.6. La Protezione Civile, intanto, ha fornito gli ultimi dati del dramma del terremoto relativi alla situazione degli sfollati.
A cura di Susanna Picone
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L’ultima forte scossa si è avuta alle 10.59 di questa mattina, epicentro a Finale Emilia e magnitudo 3.6. La Protezione Civile, intanto, ha fornito gli ultimi dati del dramma del terremoto relativi alla situazione degli sfollati.

Dal punto di vista delle scosse le ultime giornate vissute nell’Emilia Romagna devastata dal terremoto sono state più o meno tranquille, lo sciame sismico continua ma le scosse avvertite dalla popolazione tendono a diminuire notevolmente. Questa notte, per esempio, l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia aveva registrato quattro scosse piuttosto leggere, l’ultima delle 10.59 è stata invece più forte tanto da spaventare nuovamente gli sfollati. Si è verificata nei pressi di Finale Emilia, intensità 3.6 e profondità di 7.5 km. Mentre la terra continua a tremare però va avanti il discorso ricostruzione, con il censimento degli edifici ritenuti agibili.

Gli ultimi dati sugli sfollati diffusi dalla Protezione Civile – Stando alle ultime cifre fornite dalla Protezione Civile al lavoro nelle regioni colpite il numero degli sfollati a causa del terremoto ha raggiunto quota 15.902, suddivise tra l’Emilia Romagna, la regione che ne ospita di più, la Lombardia e il Veneto. Sono 46 i campi di accoglienza allestiti, 63 le strutture al coperto (tra cui le scuole, le palestre, le caserme, i vagoni letto offerti dalle Ferrovie dello Stato) oltre agli alberghi che hanno messo i loro locali a disposizione. Il Veneto è la regione, tra le tre, meno coinvolta: per gli sfollati è presente un’unica struttura al coperto in provincia di Rovigo dove sono accolte 15 persone. I volontari attualmente al lavoro per aiutare gli sfollati sono, invece, 5.684.

Tra le priorità di Errani ci sono gli edifici scolastici – Ieri pomeriggio, intanto, il presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, ha incontrato i sindaci dei Comuni più colpiti e ha spiegato che tra le priorità della ricostruzione c’è quella degli edifici scolastici in vista del prossimo anno. In diversi comuni, in seguito alle scosse di maggio, molte scuole sono state chiuse ma l’anno scolastico, come deciso dal ministero dell’istruzione, è stato dichiarato comunque valido, anche in assenza del numero di giorni minimi di frequenza previsti per legge. Per motivi di sicurezza si è ritenuto, inoltre, che gli studenti delle scuole più colpite possano sostenere gli esami (licenza media e maturità) solo in forma orale.

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