Terremoto in Calabria e il triste ricordo del disastro del 1908
La serata di paura in Calabria, con la scossa di terremoto magnitudo 4.4 che ha colpito Cosenza e le due successive, tutte sentite fino alla Sicilia, è caduta in un giorno molto particolare, quello di un triste, tragico, anniversario, quello del terremoto di Messina e Reggio Calabria del 1908. Il 28 dicembre 1980 un sisma di magnitudo 7,2 scala Richter (11esimo della scala italiana Mercalli) che fu devastante e per questo considerato da storici e studiosi di geologia fra gli eventi più catastrofici del Ventesimo secolo. Trentasette secondi che rasero al suolo Reggio Calabria e Messina, uccidendo tra le 90mila e le 120mila persone, vale a dire la metà della popolazione della città siciliana e un terzo di quella della Calabria.
Ovviamente la vastità dell'evento tellurico coinvolse non solo i due centri più grandi ma anche le città adiacenti: Palmi, in provincia Reggio, Tiriolo (Catanzaro) e in Sicilia da Mineo a Noto, da Caltagirone a Santa Teresa di Riva. Alla calamità di terra se ne aggiunse una proveniente dal mare, ovvero un maremoto definito dalle cronache dell'epoca "di impressionante violenza" che si riversò su tutti i centri costieri dello Stretto di Messina a più ondate dai 6 ai 13 metri d'altezza che causò numerose vittime fra i superstiti del sisma che avevano cercato protezione ammassandosi sulle rive del mare.