video suggerito
video suggerito

Terremoto in Abruzzo, truffa per avere i risarcimenti: 35 aziende nei guai

Guardia di Finanza in azione a L’Aquila: nel mirino le ditte che avevano chiesto indennizzi post sisma taroccando le documentazioni.
A cura di Redazione
51 CONDIVISIONI
Apoliceman stands on April 2, 2012 near

Ottocento euro al mese per un massimo di tre mesi, una cifra non certo ingente ma capace di far commettere un illecito. A questa conclusione sono arrivati i finanzieri della Compagnia di L'Aquila, che hanno pizzicato 35 aziende e denunciato i loro titolari per aver richiesto e conseguito indennizzi non spettanti. Di cosa si tratta? Presto detto: delle provvidenze destinate ai titolari ed ai dipendenti delle attività produttive dell'area del cratere sismico nate per  sostenere le piccole imprese costretti a sospendere la propria attività a causa dei danni subiti a seguito del sisma del 6 aprile 2009. L'indennizzo era appunto pari a 800 euro  al mese per un massimo di 3 mesi. Per averlo occorreva presentare una serie di documentazioni. E gli uomini della Guardia di Finanza hanno individuato irregolarità nei documenti di esercizi commerciali e professionisti di L'Aquila, San Pio delle Camere e Castelvecchio Subequo. In diversi casi sono state individuate emissione di parcelle, ricevute e scontrini fiscali nei periodi di asserita chiusura, anche per importi elevati. In altri casi si tratta di esercizi che, nell'immediato periodo post-sisma erano stati oggetto di controllo e verbalizzazione da parte dei finanzieri, finalizzato ad evitare speculazioni e rialzi indiscriminati dei prezzi di beni di prima necessità che, per ottenere il contributo, hanno poi, invece, dichiarato  di aver sospeso la vendita proprio in quel periodo.

Caso emblematico quello di un evasore totale, un agente di commercio, che non aveva mai presentato una dichiarazione dei propri redditi al fisco negli ultimi 9 anni. Ma davanti alla prospettiva di conseguire queste provvidenze ha derogato ai suoi "principi" redigendo una dichiarazione fasulla al solo scopo di presentare l'istanza e  percepire l'indennizzo. I denunciati rispondono di truffa ai danni dello stato, ovvero di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, a seconda dell'importo conseguito, ovvero in relazione all'utilizzo di documenti falsi per accedere ai contributi. Sono in corso le procedure per il recupero delle somme indebitamente percepite.

51 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views