Terremoto, il sindacato dei Vigili del Fuoco: “Noi trattati a pesci in faccia dallo stato”
Tra due settimane, il prossimo primo dicembre, il capo dello Stato Sergio Mattarella conferirà ai vigili del fuoco una nuova medaglia d'oro “per il grande lavoro fatto durante il terremoto”. A renderlo noto è stato il sottosegretario all’Interno Gianpiero Bocci nel corso di una recente visita nelle zone colpite dal sisma. In questi mesi, effettivamente, sono stati molti a tessere le lodi ai pompieri per l'incredibile quantità di situazioni che hanno dovuto fronteggiare a partire dal 24 agosto. Angelino Alfano, intervenendo al Senato lo scorso 8 novembre, ha dichiarato che i pompieri “sono considerati allo stesso livello delle altre Forze dell’Ordine e di Polizia, noi non facciamo classifiche. Diciamo che il Vigili del Fuoco sono il fiore all’occhiello del nostro sistema di soccorso pubblico”.
Riconoscimenti che farebbero piacere a chiunque, ma che hanno mandato su tutte le furie i rappresentanti del Conapo, il sindacato dei vigili del fuoco che da tempo denuncia la grande disparità di trattamento di pensioni e stipendi dei pompieri “nettamente e ingiustamente inferiori a quelle delle forze di polizia”. "Quella dei Vigili del Fuoco è una situazione lavorativa surreale, siamo trattati a pesci in faccia dallo Stato, pagati con trecento euro in meno ogni mese rispetto alle Forze di Polizia e senza gli istituti previdenziali che tutti gli altri corpi hanno a compensazione dei gravosi servizi operativi” ha dichiarato Elio D’Annibale, segretario Conapo dell’Aquila. Il sindacalista parla di un "vero e proprio trattamento da corpo di serie B che desta profondo malessere anche nella nostra provincia come anche dimostrato dalla ricostruzione della sede del comando provinciale di via Pescara che dopo quasi otto anni dal terremoto è ancora desolatamente al palo e le condizioni di quella esistente oltre ogni limite di decenza”.
Ma anche il segretario generale Antonio Brizzi ha parlato di “vera e propria beffa politica poiché siamo di fronte all’ennesimo umiliante paradosso di uno Stato che con una mano ci riconosce le più alte onoreficenze e lodi e con l’altra continua a trattare i nostri vigili del fuoco come carne da macello. Altro che il pari trattamento decantato da Alfano al Senato. Il ministro continua a fare figli e figliastri tra polizia e vigili del fuoco che sono entrambi dipendenti dal suo ministero, quello dell’interno”. Per finire il Conapo ha lanciato una provocazione direttamente a Matteo Renzi: "Di medaglie ne abbiamo già tante e, seppur onorati di riceverle, al supermercato non ce le accettano, se i suoi abbracci al terremoto erano veri e non di convenienza lo dimostri dandoci la stessa dignità retributiva e pensionistica che lo Stato riconosce agli altri corpi. Abbiamo ampiamente dimostrato di meritarcela e non ci sono scuse politiche che tengono visto che non chiediamo nessun privilegio e che non vogliamo un centesimo in più degli altri corpi”.