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Terremoto, esposto in Procura dei 5 Stelle: “Le casette costano troppo, anche 5mila euro al mq”

L’esposto è stato presentato alla Corte dei Conti e alle Procure territorialmente competenti. Secondo il Movimento 5 Stelle le Sae sono costate troppo e sono qualitativamente scadenti.
A cura di Davide Falcioni
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Patrizia Terzoni, deputata marchigiana del Movimento 5 Stelle, ha spiegato in una conferenza stampa insieme alla candidata presidente della regione Lazio Roberta Lombardi, di aver presentato un esposto alle procure della Repubblica, alla Corte dei Conti e all'Anac "sulle spese abnormi per l’istallazione delle Sae", le soluzioni abitative d'emergenza che il Governo sta realizzando nelle aree colpite dai terremoti del 2016. Nel mirino dei 5 Stelle, in particolare, i costi "che in alcuni casi superano i 5mila euro a metro quadro". Non solo. Secondo la Terzoni "sono venute alla luce anche le criticità di queste unità abitative, che non sono fatte per zone di alta collina". Il riferimento è chiaramente ai guasti che si sono verificati di recente in diversa SAE.

La denuncia del Movimento 5 Stelle è stata consegnata alla Corte dei Conti, all’Anac, alle procure e alla prefetture di Macerata, Fermo, Ascoli Piceno, e riguarda quello che Terzoni e Lombardi definiscono lo "scandalo delle casette" e degli sms solidali. Scandalo che, a dire il vero, era stato sollevato nei mesi scorsi dai comitati dei terremotati: "La pista ciclabile non c’è più, ma è prevista una strada che va dalla costa all’entroterra. Eppure esiste per questo un capitolo a parte, e non vediamo il motivo per cui devono insistere sugli sms solidali". Per quanto concerne il costo delle casette, il Movimento 5 Stelle segnala come in svariati casi le opere di urbanizzazione abbiano fatto lievitare il tutto. Nell’esposto anche "numerosi casi segnalati" in cui le Sae si stanno rivelando "incompatibili con le temperature invernali che caratterizzano quei territori" e "i tempi biblici per la realizzazione". Viene inoltre ricordato che al 18 dicembre, delle 3.667 Sae ordinate ne sono state consegnate ai sindaci 1.693: meno del 50%. In particolare nel Lazio sono 687 sulle 826 richieste, in Umbria 418 su 756, nelle Marche 562 sul 1844 in Abruzzo 26 su 238.

Nella denuncia viene chiesto di approfondire se siano stati rispettati tutti i criteri di "ragionevolezza, proporzionalità ed economicità dell’azione amministrativa": "Sarebbe anche opportuno verificare se l’individuazione delle aree, con le conseguenti opere di urbanizzazione, abbia tenuto conto del criterio di contenimento della spesa pubblica". Si chiede inoltre ai magistrati di accertare "se davvero fosse necessario ricorrere, nell’affidamento delle opere di urbanizzazione, a procedure negoziate che, in molti casi, probabilmente non hanno garantito quei risparmi di spesa che si sarebbero avuti utilizzando delle procedure di gara previa pubblicazione del bando".

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