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Terremoto Città di Castello: scossa di magnitudo 3.6, evacuate le scuole

Il sisma, percepito anche nei comuni di Monte Santa Maria Tiberina e Monterchi, è avvenuto poco prima delle 10, con due repliche a distanza di cinque minuti. Tanta paura, ma nessun ferito. Il sindaco di Città di Castello: “Speriamo che finisca come un grande spavento”.
A cura di Biagio Chiariello
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Torna la paura in Umbria, zona di grande attività sismica, dopo la scossa di magnitudo 3.6 della scala Richter che è stata avvertita a Città di Castello, con epicentro molto vicino alla città. Secondo le prime informazioni dei vigili del fuoco, al momento non si registrano feriti o danni particolari, ad eccezione della caduta di qualche pezzo di intonaco. Per precauzione il sindaco Luciano Bacchetta ha fatto sgomberare tutte le scuole e attivato il piano di sicurezza. "La situazione è sotto controllo" ha comunque precisato all'Ansa. Anche la Protezione civile ha spiegato che dalle verifiche effettuate dalla ‘Sala Situazione Italia' non risultano danni a persone e/o cose. Secondo i rilievi registrati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia la prima scossa ha avuto luogo alle 9.57 ad una profondità di circa 6 chilometri, percepita anche nei comuni di Monte Santa Maria Tiberina e Monterchi. Si sono poi succedute altre due scosse, alle 10.05 e 10.06, da 2.5 gradi della scala Richter con in pratica lo stesso epicentro. "Speriamo che finisca come un grande spavento. Stiamo attivandoci a tutti i livelli in collaborazione con le forze dell'ordine. Non siamo in grado di prevedere il futuro, stiamo lavorando perché la situazione proceda nella massima tranquillità" ha aggiunto il sindaco Bacchetta.

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