Terremoto Centro Italia, protestano i cittadini colpiti dai sismi: “Ci hanno dimenticati”
Il Coordinamento Terremoto centro Italia ha organizzato questa mattina una protesta davanti alla Camera dei deputati per lamentare lo stato di abbandono a cui sono costrette le vittime dei sismi di agosto e ottobre 2016 e di gennaio 2017. I manifestanti si sono raccolti a piazza Montecitorio per restituire simbolicamente le tessere elettorali, in segno di sfiducia verso tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento. Una protesta rivolta a "chi è complice di un sistema marcio, incapace di gestire l'emergenza, dopo mesi di parole, appuntamenti istituzionali, assemblee e promesse".
I manifestanti hanno anche lamentato il "ritorno" delle tasse, inizialmente sospese proprio per lo stato di emergenza riconosciuto ai cittadini che abitano le zone del terremoto. "Ci avevano sospeso le imposte a causa del sisma – riferiscono – ma ora vogliono il pagamento in un'unica soluzione". La costruzione delle casette – o meglio la loro assegnazione – resta per i cittadini che hanno protestato stamani un problema irrisolto, poiché "sono state consegnate soltanto al 25% delle famiglie. La stessa immagine della devastazione non può essere rimossa, poiché – come ha denunciato Legambiente – a un anno dai sismi si registrano ancora 2,4 milioni di tonnellate di macerie tra Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo, con grande danno anche per la viabilità. Da qui la restituzione dei documenti necessari per espletare il voto perché "non ci rappresentate più".
La terra è tornata a tremare
La protesta è stata organizzata negli stessi giorni in cui la terra è tornata a tremare. La mattina di giovedì 19 ottobre l'Ingv ha registrato una scossa alle 7.34 di 3.3 gradi della scala Richter sul confine tra Marche e Umbria, mentre domenica 15 ottobre ha tremato la zona tra Norcia e Preci con un terremoto di 3.2 gradi alle 18.45.