Terremoto centro Italia, evacuato ospedale Amandola: è inagibile
L’ospedale di Amandola, in provincia di Fermo, evacuato in quanto dichiarato inagibile per problemi strutturali, a seguito del terremoto che ha colpito nei giorni scorsi il Centro Italia. Gli ultimi accertamenti effettuati ieri dai tecnici dell’Università di Pavia hanno appurato la presenza di lesioni e problemi e classificato tutta la struttura come dissestata. Sul posto si stanno recando il commissario Vasco Errani, il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. Amandola è stata duramente colpita, prima dal terremoto del 24 agosto e poi da quello del 30 ottobre: le scuole non sono state più aperte, e anche i pazienti del nosocomio locale erano stati già in gran parte trasferiti nell’ospedale di Fermo dopo il crollo parziale di un’ala dell’edificio.
Prosegue intanto lo sciame sismico che sta colpendo il Centro Italia. Si contano oltre 23mila scosse registrate dal 24 agosto dalla Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Di queste, più di 3300 si sono verificate dal 30 ottobre. I terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4 sono stati circa 663, 41 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5 e 5 quelli di magnitudo maggiore o uguale a 5, secondo le rilevazioni dell’Ingv. Solo dalla mezzanotte di oggi le scosse finora registrate di magnitudo superiore a 2 tra le Marche, il Lazio e l’Umbria sono state 101. Secondo i rilevamenti dell’Ingv, la più forte è stata quella di magnitudo 3,6 delle 9.17 con epicentro nei pressi di Accumoli e Cittareale. Si tratta di eventi sismici che vanno ad incidere ulteriormente su strutture già danneggiate, molte delle quali irrecuperabilmente.