Terremoto Centro Italia, ancora scosse nella notte: la più forte ha toccato i 3.8 gradi
A una settimana esatta dal sisma che ha colpito l'Italia Centrale, la terra continua a tremare nel territorio compreso tra Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria. Durante la scorsa notte sono state registrate ancora decine di scosse. La maggiore, che è arrivata a toccare i 3.8 gradi di magnitudo, è stata segnalata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ancora nel Maceratese, con epicentro tra Pieve Bovigliana e Pieve Torina, poco dopo le quattro e a una profondità di 10 chilometri.
Per la paura un bambino di soli 7 anni è scappato di casa a Camerino. I genitori, al loro risveglio domenica mattina, non lo hanno trovato nel suo letto e hanno immediatamente allertato i vigili del fuoco, che lo hanno ritrovato poco dopo e non molto distante dall'abitazione impaurito e infreddolito.
Un'altra scossa, con magnitudo 3.4, è stata avvertita con epicentro ad Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) alle 5.44. Ancora attimi di paura, dunque, per le migliaia di persone sfollate, già 30mila secondo la Protezione Civile, di cui 22mila soltanto nelle Marche, ma la situazione è destinata a peggiorare con l'arrivo nelle prossime ore delle piogge e del freddo. Basti pensare che a Cascia, in provincia di Perugia, il forte vento ha spazzato via le tende allestite per la mensa dei circa 1500 abitanti costretti nei giorni scorsi ad abbandonare le proprie case per inagibilità.
La pioggia, temuta per il possibile aggravamento dei danni, è accompagnata anche da nebbia, circostanza che peggiora ulteriormente le condizioni della viabilità, decisiva per la logistica dei soccorsi.