Terremoto Catania, il ricordo dei siciliani va al sisma di Santa Lucia del 1990
La scossa di terremoto che ha colpito la notte del 26 dicembre Catania e la sua provincia ha richiamato alla mente dei siciliani il terremoto di Carlentini del 1990 che provocò 17 morti. Il terremoto, anche ricordato come Terremoto di Santa Lucia perché si verificò in occasione della santa patrona di Siracusa e avvenne alle ore 1.24 del 13 dicembre del 1990 con epicentro localizzato in mare, al largo di Augusta. Le aree più colpite furono quelle di Siracusa, Catania e Ragusa: magnitudo 5.6 con profondità di 12 km.
La scossa di 28 anni fa uccise 17 persone, tutte nel comune di Carlentini. Nel crollo di tre palazzine persero la vita 12 persone mentre altre cinque morirono per la paura. Centinaia di persone persero la casa, altrettanti i feriti ricoverati negli ospedali di zona. Danni alle linee ferroviarie, danni a case e edifici pubblici. La scossa del terremoto di santa Lucia durò 45 secondi e fu seguita da altre scosse più lievi e poi una forte il 16 dicembre 1990.
Sul sito dell'Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) il terremoto è ricordato così: "L'ultimo forte terremoto che ha interessato la Sicilia sud-orientale è quello del 13 dicembre 1990, chiamato “terremoto di Santa Lucia” o “di Carlentini” (nome del santo venerato in quel giorno e della località maggiormente colpita); il suo epicentro fu in mare a pochi chilometri dalla costa e la magnitudo Mw fu pari a 5.6. Nelle località investite dall’evento produsse effetti fino al grado 7-8 della scala MCS".