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Terremoto Amatrice, tutti i dubbi sullʼadeguamento antisismico della scuola

Dallʼappalto assegnato solo dopo lʼinaugurazione all’ombra della mafia sui lavori di ristrutturazione, passando per l'”adeguamento sismico” mai richiesto. Sono molti i dubbi che stanno insorgendo in questi giorni sulla ricostruzione dell’edificio scolastico divenuto il simbolo del terremoto che ha colpito il Centro Italia. Ora indaga anche l’Anac.
A cura di Biagio Chiariello
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E’ indubbiamente la scuola di Amatrice il simbolo del terremoto che lo scorso 24 agosto ha sconvolto il Centro Italia. Non solo per i danni provocati dal sisma, ma anche per quelli legati ad una cattiva gestione dei lavori di ristrutturazione commissionati negli anni passati. Dopo che la Procura di Rieti ha ordinato il sequestro dell’edificio, ora l’istituto "Romolo Capranica" è finito anche sotto la lente di osservazione dell'Autorità nazionale anticorruzione: l'Authority presieduta da Raffaele Cantone ha chiesto alla Guardia di finanza – con la quale l'anno scorso è stato firmato un accordo di collaborazione ad hoc – di acquisire la documentazione sulle gare per la ristrutturazione della scuola. L’obiettivo principale è capire se i lavori, che il comune aveva sponsorizzato come ‘antisismici’, siano stati effettuati concretamente.

Stando al rapporto delle Fiamme Gialle consegnato all’Anac, la scuola è stata inaugurata il 13 settembre 2012, ma l'appalto per il "miglioramento sismico" (costato 157.500 euro), secondo quanto riporta il Corriere della Sera è stato assegnato solo il 25 settembre e registrato l'11 ottobre. Nella seconda parte di lavori, affidata il 29 settembre 2011 (511mila euro), invece non c'è traccia di opere di prevenzione sismica ma solo di "miglioramento termico, migliorie della pavimentazione, efficienza dell'impianto elettrico" e altri lavori di sistemazione. Insomma, sembra che gran parte del finanziamento sia stata utilizzato per opere che non avevano niente a che vedere con la messa in sicurezza della scuola in previsione di eventuali scosse, come risulta dal bando di gara e dai documenti allegati. Altro elemento che desta perplessità (e sospetti) è il fatto che il Comune avesse pubblicizzato con cartelli affissi all'esterno della struttura la "sontuosa opera di ristrutturazione dell'intero edificio realizzata in poco più di tre mesi, consistente soprattutto nell'adeguamento della vulnerabilità sismica".

Allo stesso tempo l’amministratore unico dell’impresa che eseguito i lavori, il geometra Gianfranco Truffarelli, nei giorni scorsi ha cercato di difendersi dalle accuse, adducendo il fatto che nessuno gli aveva mai chiesto l'"adeguamento sismico" ma solo il "miglioramento". In ogni caso, secondo il rapporto consegnato all'Anac, ci sono "forti dubbi sulla capacità tecnico-operativa" della ditta a eseguire i lavori. A ciò si aggiunga che guardando i presunti intrecci societari dietro all’azienda che ha lavorato alla ristrutturazione della scuola, la Valori Scarls, avvenuta nel 2013 e costata 700mila euro, vengono fuori, come ha fatto notare il Fatto Quotidiano nei giorni scorsi, legami tra il gruppo siciliano che ebbe l’appalto e un altro, omonimo, colpito da un’interdittiva antimafia, poi sospesa. E nei prossimi mesi la stessa scuola sarebbe dovuta di nuovo diventare un cantiere. Stavolta i lavori erano andati ad un'impresa già inquisita nell’inchiesta per il terremoto dell’Aquila.

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