Terremoto a Cefalonia, ecco perché non c’è stata nessuna vittima
A Cefalonia, in Grecia, è stato dichiarato lo stato di emergenza a seguito del terremoto di magnitudo 5.8 che ieri ha danneggiato case e ferito almeno sette persone. Numerosi gli abitanti dell'isola che hanno passato la notte in auto nel timore che lo sciame sismico di assestamento portasse ulteriori preoccupazioni. In realtà il ministro dell’Interno Yannis Michelakis ha precisato che non ci sono gravi danni a strade ed edifici e non ci sono morti. Va detto che nel 1953 Cefalonia e le vicine Zante e Itaca vennero devastate da un violento sisma di magnitudo 7.2, che seguì una scossa di 6.4 di tre giorni prima, che distrusse quasi ogni edificio e uccise centinaia di persone. Da allora le strutture vengono costruiti secondo rigide norme anti-sismiche. All'Aquila con un terremoto simile ci furono 308 persone. Il ministro ha anche chiarito che lo stato di emergenza è stato dichiarato per consentire agli ingegneri del Genio civile di esaminare gli edifici e altre infrastrutture vitali. Le scuole di tutta l’isola rimarranno chiusa fino a nuovo ordine.