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Terremoto nelle Marche: due scosse di magnitudo 3.1 e 3.6 in mezz’ora

Due scosse di terremoto di magnitudo 3.1 e 3.6 sono state avvertite distintamente dalla popolazione nelle Marche. Le scosse localizzate in mare, tra gli 8 e gli 11 chilometri di profondità.
A cura di Davide Falcioni
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Il Centro Italia torna a tremare. Dopo la scossa di magnitudo 3.1 di ieri sera con epicentro in mare al largo di Pedaso, in provincia di Fermo, altre scosse sono state registrate e distintamente avvertite dalla popolazione. Erano le 10 e 22, infatti, quando la terra ha nuovamente tremato: il sisma, di magnitudo 3.1, stavolta è stato localizzato dai sismografi dell'Istituto Nazionale di Geofisica una manciata di chilometri più a sud, tra Pedaso e Cupramarittima, sempre in mare e ancora una volta a una profondità di 11 chilometri, elemento che dimostra che si tratterebbe di un'unica faglia in movimento.

Meno di mezz'ora più tardi una nuova scossa, anche questa chiaramente avvertita dalla popolazione e localizzata in mare, all'altezza di Cupra Marittima, a una profondità di otto chilometri e di magnitudo 3.6. Tra i residenti, che da ieri sera avvertono in continuazione la terra tremare, inizia ad esserci una certa apprensione.

Terremoti nelle Marche: scuole chiuse a San Benedetto del Tronto, Grottammare e Cupra Marittima

I due terremoti di questa mattina stanno creando non poca apprensione tra la popolazione. I comuni di Grottammare e Cupra Marittima hanno deciso, in via precauzionale, di sospendere immediatamente le lezioni scolastiche e riportare i bambini a casa; molti, infatti, sono stati i genitori che sono andati a riprendere i figli. Gli uffici tecnici comunali intanto si sono messi al lavoro per effettuare sopralluoghi su tutti gli edifici pubblici, a partire proprio dalle scuole. Gli istituti rimarranno chiusi anche nella giornata di domani, mentre per quanto riguarda sabato si attenderà l'evoluzione dello sciame sismico. Anche a San Benedetto del Tronto evacuato l'Istituto Alberghiero e la scuola media Moretti.

Il precedente: terremoto di magnitudo 5.1 nel 1987

La costa marchigiana tra le provincie di Ascoli Piceno e Fermo non è nuova a eventi sismici anche di significativa portata: il 3 luglio del 1987 infatti un terremoto di magnitudo 5.1 si verificò in mare a pochi chilometri dalla costa di Porto San Giorgio. La scossa lesionò seriamente diversi edifici ma per fortuna non si registrarono né feriti né morti.

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