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Vasco Errani (PD) si dimette da Governatore Emilia Romagna dopo la condanna

La sentenza ribalta il processo di primo grado dove l’ormai ex governatore della Regione Emilia-Romagna era stato assolto. Condannati a un anno e due mesi i dirigenti regionali Terzini e Mazzotti. Dopo l’annuncio, le dimissioni.
A cura di Biagio Chiariello
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Ore 18 – Il Partito Democratico: Errani ci ripensi. "Invitiamo Vasco Errani a riconsiderare le sue dimissioni da presidente della regione Emilia Romagna. Proprio le parole con cui ha motivato la sua decisione dimostrano il suo senso dello Stato e delle Istituzioni. Tutto il Partito Democratico conferma la stima nei suoi confronti e nel lavoro svolto in questi anni al servizio dei cittadini e della regione”. Con questa nota ufficiale, la Segreteria Nazionale del PD invita il governatore dell'Emilia Romagna a riconsiderare le sue dimissioni da Governatore della Regione.

15.45 – Errani si dimette – Vasco Errani si è dimesso: "Lascio, ma rivendico la mia innocenza". L’annuncio è arrivato dopo la notizia che la Corte d’appello di Bologna ha ribaltato la sentenza di primo grado nel processo Terremerse.

Vasco Errani, presidente della Regione Emilia-Romagna, è stato condannato a un anno dai giudici della Corte d'Appello nell’ambito del processo d’appello nel quale era accusato di falso ideologico per la vicenda della cooperativa Terremerse, guidata da suo fratello Giovanni. Insieme a lui i dirigenti regionali Terzini e Mazzotti condannati a un anno e due mesi. Il sostituto procuratore generale Miranda Bambace aveva chiesto per il governatore due anni di carcere. In primo grado, a novembre del 2012, il governatore decise di farsi processare con rito abbreviato e il giudice per l’udienza preliminare Bruno Giangiacomo lo assolse “perché il fatto non sussiste”. I legali di Errani hanno così commentato: "Sentenza sconcertante. Faremo ricorso in Cassazione". La pena per Errani ora è tuttavia sospesa con la condizionale.

Il caso Terremerse

Nel 2006 la cooperativa Terremerse, che era presieduta da Giovanni Errani, fratello di Vasco, ricevette un finanziamento da un milione di euro dalla Regione Emilia-Romagna per costruire una cantina vinicola a Imola pur non avendone i requisiti. Errani, dopo l’uscita di un articolo de Il Giornale sul caso, decise così di inviare in procura una lettera di presentazione di una relazione, redatta dai due dirigenti (Terzini e Mazzotti), nella quale si affermava che tutta la procedura era stata regolare. La guardia di finanza appurò che non era così. Giovanni ora è a processo in primo grado per truffa, mentre il governatore risponde di falso. La difesa ha sostenuto che quella lettera di Errani è servita proprio ad iniziare le indagini.

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