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Terra dei Fuochi: suora invia al Papa foto dei bimbi morti, lui la chiama

Suor Teresa era in classe a Casal di Principe con i suoi bambini quando ha ricevuto sul cellulare la telefonata di Papa Francesco. A dare notizia di quanto accaduto è stato don Patriciello, parroco di Caivano impegnato da tempo in difesa della sua terra.
A cura di Susanna Picone
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Suor Teresa è una religiosa che appartiene all’ordine delle Figlie di Sant’Anna e che vive e opera a Casal di Principe, comune del Casertano tristemente noto perché zona di camorra e anche della Terra dei Fuochi. Una suora che in quelle terre è costretta a fare i conti anche con le morti di tanti bambini che si ammalano di cancro. Suor Teresa aveva inviato a Papa Francesco una delle 150mila cartoline che ritraggono le mamme della Terra dei Fuochi con le foto dei loro bimbi morti di tumore nelle province di Caserta e di Napoli. Delle foto che probabilmente non devono aver lasciato indifferente il Pontefice. Su una di quelle cartoline suor Teresa aveva lasciato il suo messaggio, la sua preghiera e il proprio numero di telefono. E ieri la suora ha ricevuto una telefonata sul cellulare mentre era in classe con i suoi bambini. Dall’altro capo della cornetta c’era proprio Papa Francesco. La religiosa incredula è riuscita a trattenere l’emozione. A dare notizia del colloquio tra Papa Francesco e suor Teresa è stato don Maurizio Patriciello, il parroco di Caivano da tempo impegnato nella difesa di quel territorio martoriato da roghi tossici e rifiuti pericolosi interrati. Don Patriciello ha detto che inizialmente la religiosa aveva pensato a uno scherzo, ma poi ha capito e ha creduto di svenire in mezzo ai suoi alunni. Quegli alunni che, non appena hanno capito chi fosse l’interlocutore della loro maestra, hanno cominciato a far festa perché volevano salutare il Papa.

Francesco da parte sua ha mostrato tutta la sua preoccupazione per i bambini della Terra dei Fuochi. Don Maurizio Patriciello, che sabato scorso era in testa al grande corteo di Napoli contro il biocidio in Campania, ha detto di augurarsi che il Papa possa accettare l’invito di visitare la Terra dei Fuochi per constatare di persona questa triste realtà. “Se non può venire spero che parli di queste terre da San Pietro – ha spiegato il parroco di Caivano – io ho il telefonino sempre acceso, anche di notte, nella speranza di essere contattato dalla Santa Sede per spiegare personalmente al Santo Padre cosa succede qui, nella ormai famigerata Terra dei Fuochi. Troppi i morti, purtroppo anche tra i bambini, ed è per questo che qualche tempo fa ho preparato 150mila cartoline con le foto dei più piccini, morti di cancro e leucemia, e non ne ho neanche più una in parrocchia: i cittadini, le scuole, le parrocchie, le hanno ritirate tutte”.

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